martedì 30 marzo 2010

Neonati

Cara mamma che mi guardi con quella faccia lì, non starti a fare tante domande, pigliami come sono e basta.
A me piace stare in braccio. Non mi interessa se devi pisciare, depilarti le gambe, farti il bidet o la doccia. Io devo stare in braccio. Non pensare di fregarmi avvolgendomi nella copertina e passandomi al babbo, me ne accorgo subito e mi sveglio. E per dimostrarti che non sono un fesso, piango.
A me piace la puppa. E mi fa piacere che tu non abbia nemmeno provato ad avvicinarmi alla bocca uno di quei cosi di plastica e gomma che si usano per tappare i neonati, perchè con me non attacca, bella. Io se voglio una cosa, voglio quella. Pensa un po' se ti viene fame e reclami il tuo pasto, che ti sei guadagnato a suon di cacche e pisce e vomiticci quotidiani, e ti mettono un tappo.
Quindi cara tirati giù quella spallina e tira fuori la puppa.

La vita in questa casa è dura. Non c'è un attimo di pace.
Tu che vivi con l'aspirapolvere attaccato ad una mano e lo straccio per spolverare nell'altra, quasi fossero prolungamenti del tuo corpo, tu che non finisci di fare una cosa, non sei più la donna di una volta. Sei ingrassata e ti lamenti troppo, a volte le tue onde cerebrali non mi lasciano dormire, e allora piango, piango molto, e tu ti affanni.
Poi non mi hai comprato la carrozzina. Ti ostini a portarmi in giro in quella cosa da africane, la fascia, perchè in realtà ti piace metterti in mostra con la gente del paese, tu vuoi fare la rivoluzionaria, quella che scuote le coscienze. Ma non le senti tutte quelle vecchiette che ti sgridano, signora povero bambino, signora ma dove lo tiene, signora che cosa curiosa, signora ma è vivo? e tu che paziente rispondi, spieghi, cerchi di convincere, parli dell' Era del distacco e quelle manco ti ascoltano più. Ma smettila, ma vai a comprarmi una bella carrozzina rossa da corsa, che ci faccio le gare con Edoardo e la Emma, hai visto che carrozzine Stok*e hanno? Quelle sì che sfrecciano!

Mio padre.
Anche lui.
Lui è meno pericoloso, a dire il vero lo vedo poco. Però quel poco che lo vedo, mi irrita profondamente le guance con quel cacchio di barba, mi sbaciucchia troppo. E poi si stupiscono se per tutte le ricorrenze noi figli regaliamo ai padri un set per la barba.

Ma il più temuto di tutti è quello basso, quello che tutti chiamano il Nano. No, non sto parlando di Brunetta, parlo di mio fratello, quello grande. Di solito riescono a tenerlo a bada, ma a volte sfugge al loro controllo. E allora me lo vedo arrivare di soppiatto, e comincia a fare quella faccia. Dico davvero, quella faccia. Cavoli, è spaventosa. E' chiaramente la faccia di un malintenzionato, di un assassino. Mi si avvicina, digrigna i denti, e vedo una mano con le dita ad artiglio scendere su di me, la voce sibila, io tremo. Poi qualcuno lo chiama e lui fugge via, non prima di avermi lanciato uno sguardo che promette sangue e vendetta.

Ti dovrei confessare questa cosa, ma non so se faccio bene: io sono pazzo. Cioè, no, non mi sono spiegato: il mio corpo lo è, ed è incontenibile. Fa delle cose strane.
Prendi ad esempio queste braccia che mi hai fatto. Sono belle, sì, carina anche quella manina in fondo, ma hanno qualcosa di strano. Io sono qui che penso agli affari miei e quelle d'improvviso impazziscono e steng! mi arriva un pugno dritto in faccia, sferratomi dalla mia stessa mano traditrice, magari sul naso o sulla fronte, Al che io comincio a piangere, ed arrivi tu tutta preoccupata, poverino ha fame? poverino hai la cacca? poverino hai il mal di pancia?
Innanzitutto, non mi chiamare Poverino, che pure io ho una dignità, sebbene racchiusa in una mezzasega di corpicino.

Hai presente, ad esempio, quello strano fenomeno della ghettina che si sfila da sola? Sì, esatto: quando tu mi metti a letto vestito con quelle tutine a due pezzi che ti piacciono tanto, e due ore dopo sono senza pantaloni. Ecco, non pensare che sia opera del Gig, o del fratellino che tenta di farmi fuori facendomi venire il broncopolmonite: in realtà sono le mie gambe che pedalano, pedalano, pedalano da sole, senza che io riesca a comandarle, sfruttando l'effetto sfregamento dei tessuti un po' pelosi, come questa stramaledetta ciniglia con la quale amate ricoprire il mondo di noi neonati.
Per non parlare dei graffi di disperazione. Hai visto cosa sono in grado di farmi, a livello di autolesionismo pesante, con il semplice ausilio di un'unghietta microscopica? E tutto ciò, cara mamma, è un sistema inventato dal Programmatore dei Neonati, per far sì che essi vengano lasciati da soli il meno possibile: la mamma pensa oddio, questo ora piange e si cava un occhio! ed accorre premurosa al capezzale del cucciolo, pronta a soddisfare ogni sua voglia.
Lo so, faccio compassione, per il mio essere piccolo e morbido, per la mia faccina da topogigio, per il labbrino rovesciato in grado di commuovere chiunque. Sono piccolo, profumato, quasi patetico.

Ma non dimenticare che posso anche avere un aspetto tenero e indifeso, ma dentro di me sono una belva, e presto lo scoprirai.
A presto, mamma.

10 commenti:

bstevens ha detto...

sono morta dal ridere! attenti al pazzo. e al nano, quello basso : )

Rita ha detto...

i tuoi post sono troppo divertenti, non smetterò mai di ripeterlo :-)

Carmilla ha detto...

ahahahahahahah ho rischiato il licenziamento a forza di ridere!!!!!Sei troppo troppo divertente!

thecatisonthetable ha detto...

Tu. Sei. Un. Genio.

Punto.

Francesca ha detto...

maremma bona che belloooooooooooo
complimenti anche per il blog, è fantastico, mi fà spancià dalle risate!
l'ho scoperto da qualche giorno....cercavo qualcosa di te, una presentazione..di dove sei?

serial ha detto...

lupi, tu sei sempre la numero uno :-) e adesso tira giù quella spallina.
ailoviu

♥ SiSsI ♥ ha detto...

se non ti dispiace questo lo copio nel mio blog perchè fa troppo ridere...la parte dei graffi poi è quella per la mia bimba!!!! ovviamente taggherò il tuo blog!!!non voglio rubare niente a nessuno!!! :) un bacione!!!!

Chiara Trabella ha detto...

Mitico! Quasi quasi mi vien da farne un altro anch'io...

(No, Luca, scherzo!)

valewanda ha detto...

mi fai piegare... un bacione...

Naoh ha detto...

Concordo, è uno spasso. Anche io poi, sono al momento neonato-dotata, quindi nella lettura ho avuto un piacere schizo-isterico, tipo risata con la palpebra che trema..