Il Nano e la buona creanza
Noi in famiglia siamo un po' bestie, si mangia con le mani e si fanno certi rumoracci, però per il resto siamo molto formali.
Si dice grazie e perfavore, si usano tutte le formule di cortesia che la lingua italiana consente e ne inventiamo pure di nuove, se quelle correntemente in uso non ci soddisfano.
E così, possiamo vantarci di avere un figliolino molto beneducato.
Ed è meraviglioso, meravigliosissimo anzi, vedere il proprio piccolo lord in azione sul campo sconfinato del savoir-faire:
"Su, Nano, saluta la signora"
"Ciao, AGGEGGIO."
Che a dirla tutta, lo preferivo quasi quando non parlava.
10 commenti:
Non male...
Immagino la faccia della signora, sentitasi definire "aggeggio" dal Nano... Lei che magari contava di far colpo almeno sui piccoli!
:-)
Forse è una forma virale. Il mio (che però è più grandino) l'altro ieri mi ha detto "Ma sai che sei un "affare" strano!".
Boh?!
Questo bimbo è un vero spettacolo.
Complimenti ;)
Leela
aggeggio?!?!?! questa mi mancava! Fortissimo!!!!
sei assolutamente un mito
Dai che alla fine sono sicura che hai riso anche tu come noi adesso a leggere ;)
Tuo figlio mi sta già simpatico! :)
Dai Tachi, che ho saputo che diventi zia!!
Che forza. Pensa che mio figlio, un giorno, all'incirca proprio all'età del nano, visitando un appartamento in vista di un possibile acquisto, se n'è uscito con i legittimi proprietari, approssimandosi ad entrare: "Buongiorno, culi!".
Ti lascio immaginare il resto.
Non lo abbiamo più acquistato, l'appartamento, ovviamente...
Un saluto.
Occhidiprato
Oggi pomeriggio ho avuto un flash del tuo post, e ho tappato la bocca dei nani: Nonono, voi sorridete e basta, ci pensa la mamma a salutare...
Uso creativo della lingua italiana... sempre encomiabile :-)
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