Il dono della parola.
Erano le otto e mezzo del mattino, ed una Lupina scarmigliata guidava una Twingo sulla strada che portava all'asilo nido. Seduto sul suo seggiolino rosso e nero, un Nano altrettanto scarmigliato sproloquiava a casaccio, mischiando il comprensibile con l'incomprensibile. Come Umberto Eco.
"TuMamma*, guadda, un dallello spacollito!"
"Eh, già. Proprio un bel dallello."
"Nooo, TuMamma, bello non è!" risponde un Nano scandalizzato, "Il dallello è butto butto, tutto pussolato!"
"Sai che a riguardarlo bene hai ragione? E' proprio spussolato!"
"TuMamma, si lice pussolato!"
E via così, tra faticosi esercizi linguistici e la scarsa attitudine lupiniana alla comprensione del testo, che pure a scuola era un vero cesso in questo genere di cose e pigliava fischi per fiaschi.
Ad un certo punto, la strada si stringe. Automobili in doppia fila con le quattro frecce accese ingombrano il passaggio, ed un vigile imbolsito fa attraversare i ragazzini, diretti a scuola.
Una signora anziana, su una panda bianca vecchio modello, aspetta qualcuno. E' ferma con due ruote sul marciapiede, i suoi capelli sono una nuvola biondo-menopausa. Il Nano le capita proprio accanto, e se la ritrova a fianco del finestrino.
"TuMamma, chi è quella VECCHIACCIA?"
Lupina non riesce a rispondere, perchè è impegnata a ridere.
Il Nano arriva da solo alla giusta conclusione: " Ah, sì, capito tutto: quella VECCHIACCIA è nonna N!"
E a proposito di lingua e di grammatica, seguiranno alcuni esempi di periodo ipotetico.
Se il finestrino fosse stato chiuso, la vecchiaccia in questione non avrebbe sentito.
Se mia nonna lo venisse a sapere, finiremmo entrambi diseredati, perchè secondo la saggezza popolare, quando il piccino parla, il grande ha già parlato.
Se la sottoscritta avesse fatto a meno di lamentarsi di un figlio poco incline alla dialettica, adesso non si ritroverebbe con un pericoloso ripetitore di irripetibili termini con la facoltà di usarli nel momento peggiore.
E adesso, chi si azzarda ad accettare un invito di Nonna N, col timore che il piccolo di famiglia la chiami vecchiaccia?
* TuMamma è il mio nuovo appellativo, datomi dal Nano. Ricorda un po' iPod, iPhone, iTunes...
6 commenti:
Tumamma mi fai sempre sganasciare :)
io vorrei tanto sapere cos'è il dallello pussolato e spacollito,sarei grata a nano se me lo dicesse.
Ah,che ridere le belle figure di merda che ti fanno fare i figli,una volta,per la stessa parola del tuo,in attesa sotto al portone,io ho preso il mio e l'ho scaraventato in un ascensore,con me al seguito e dopo che s'è chiuso,mi sono rivoltata dalle risate!
Viva i nani e le tumamme!
per ora le figure di merda qui sono limitate a due, vado ad elencarle:
1) passo in una piazza con il topo in braccio e passiamo per forza accanto ad una scena non bellissima: carabinieri, tossici, botte, una ragazza piange...insomma...
il topo per tutta la piazza urla: NIIIIINO-NIIIINO-NIIIIIIINO-NIIIIIINO adda mamma nena (sirena) NIIIIIIIIINO-NIIIIINO-NIIIIIINO
2)STESSA PIAZZA! un'altra volta, passiamo accanto ad un 40enne trendissimo brizzolato e il topo esclama (in triplice copia) NONNO!NONNO!NONNO!
estate 2008:io e bea attendiamo fiduciose l'arrivo dell'ascensore le cui porte finalmente si aprono e dal cui interno fuoriesce il caro nonnino del 5 piano,con la coppolina in testa e un sorriso sdentierato ci fa un complimento a testa.bea sgrana gli occhi,raramente l'ho vista così schifata,e mentre tenta di entrare nell'ascensore esordisce con un sonoro"ma che puzza de vecchio!"
Mai lamentarsi del ritardo di parola dei nani: anche noi abbiamo atteso un sproloquio semicomprensibile fino a circa i 2 anni e mezzo ed adesso chi lo ferma più?
Le parole da non dire? proviamo a parlare in inglese per non farci capire da lui.....
uh uh... pare (ma, venendo da suo fratello maggiore, è credibile) che il Drago abbia detto alla mia ex suocera: "nonna, sei cicciona pelchè mangi tutti i felleloloscè...".
(tanto, la mia ex suocera non mi vuole più vedere, quindi...)
posso tornare qui?!
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