martedì 1 settembre 2009

Ai don spic inglisc

E' mattina di un martedì d'estate, e la Lupina si trova in una piazzetta cementata al 93% della sua superficie totale, sulla quale incombe una totemica costruzione in legno su cui si arrampicano torme di infanti sudati.
Dalle panchine circostanti, nonne e mamme brandenti succhi di frutta e panini, creano un sottofondo musicale che suona come un mantra nella calura agostana: non correre, non sudare, stai attento che si cade, stai attenta che ti strappi il sottanino.

Un bambino abbronzatissimo, la cui coordinazione fisica è seconda soltanto a quella di Luca Giurato, si arrampica in maniera maldestra sulla complessa costruzione lignea, su cui qualcuno ha scritto misteriose frasi rituali quali viva la topa e mario perchè non mi cachi?.

Una graziosa bambinetta sui due anni si avvicina al bambino-Giurato di cui sopra, e fissandolo negli occhi intensamente, gli comunica qualcosa in bambinese stretto.
Lui la guarda stranito, lei gli sorride. E sgancia una serie di parole a caso e senza senso.
Si guardano di nuovo, e lui conclude:
"Io non pallo LINGLESE"

E se ne va.