mercoledì 24 dicembre 2008

I regali sono sotto l'albero.

Babbatale è stato ampiamente foraggiato con biscotti, latte e due mandarini.

Lupina e Gig, complice una bottiglia di prosecco e due bicchierotti di Baileys on the rocks per ammazzare una cena vongolosa, ci vedono doppio e fanno discorsi a bischero A sfondo esistenziale.
Direi che è tutto pronto per augurare...


BUON NATALE A TUTTI I BLOGGERS!

mercoledì 17 dicembre 2008

Delirio post influenza gastro-intestinale

Famiglia Lupina al completo in soggiorno.
Lupina al pc, Gig spalmato sul divano con telecomando in mano, tutto intento nello zapping pomeridiano, Nano che gioca pigramente con una macchinina.

Nello zapping furibondo, capita su "Amici di Maria de Filippi", dove un giovanotto effeminato vagamente cicciotto si sta esibendo in una canzone.
Lupina, che dà le spalle allo schermo, chiede distrattamente :"Ma chi è questo che canta?"

La risposta arriva dal Nano:
"E' Cicciobello. Cicciobello Pastasciutta."

Il ragazzo ha dello humor, indubbiamente.

venerdì 12 dicembre 2008

Il pericolo della contaminazione

Due giorni fa, come per magia, è comparso sullo zerbino di casa un regalino felino: un enorme topone morto mezzo sbudellato. Il dono è stato accolto con grida belluine, ma come si può facilmente immaginare, non di felicità. La gatta vincitrice del trofeo se l'è tirata fino all'inverosimile ed ha improvvisato una specie di parata a coda dritta, si è scofanata una doppia razione di crocchi e poi è svenuta su un tappetino.

Il topone cincischiato è stato riposto dalla Santa Tamara in un sacchetto di plastica e lasciato sul balcone sotto la pioggia. Io nel frattempo, impegnata nel delirio nanesco prenatalizio, mi sono completamente dimenticata del topone.

Il Gig, una volta tornato dal lavoro, in un ritorno di fiamma di Omino Precisino, ha pensato bene di svuotare i posacenere da balcone dentro a qualcosa, e cosa meglio di un bel sacchetto del Lidl solo e abbandonato in mezzo alla pioggia su un terrazzo d'inverno?
"Ma cosa...AAAAAAHHHHRRRRGGHHHH! Ma è un topo morto!!!"
"Un topo morto e mezzo sbudellato, per la precisione"
"Ma che ci fa dentro al sacchetto?"
"Non lo vedi? Fa il cadavere."
"Sei pazza? Ma perchè non lo hai buttato?Adesso ci contaminerà con la laptosps.. la pstoptpspirosi... la lepsptpst... la malattia dei topi, insomma"
"Hai ragione, ora lo metto in un sacco più grande e lo porto al bidone"
"Nooo, al bidone?? In macchina??? Ma cosa ti dice il cervello? Contaminerai anche la macchina! Pazza, vuoi farci morire tutti???"
"Allora mi cambio le scarpe, prendo l'ombrello e mi avventuro in una strada di campagna di notte nel buio più completo per arrivare al bidone dell'immondizia, in pigiama, col rischio di essere investita da un pirata delle strade di campagna."
"Ma è lontanissimo. Finiresti con l'essere contaminata durante il tragitto! Quel cadavere portatore di peste e morbi mortali va assolutamente rimosso dal nostro terrazzo."

E pensa che ti ripensa, si cerca una soluzione.

Alle 22.30, una Lupina in ciabatte scende silenziosamente le scale del Lupinaio con una busta del Lidl in mano, e nella busta non ci sono ne' biscottini allo zenzero ne' una delle offerte strepitose tipo set di chiavi a bussola - 94 pezzi - a € 49,90, ma un enorme topone morto mezzo sbudellato ed intriso di pioggia, lo scarica in silenzio sullo zerbino della casa paterna.
Ed altrettanto in silenzio se la fila.

Peccato che domattina non ci sarò, quando la padrona di casa si troverà il cadeau sullo zerbino. Ma sentirò le grida.

giovedì 11 dicembre 2008

Momento di puro godimento.

"No, ti prego."
"Ah, sìì, lì, dai"
"Tirala fuori. Così, dai."
"Noooo, non lì, più giù!"
"C'è stato un momento in cui c'eri quasi."
"Continua, continua, è lì..."
"Aaaahhh, AAAAAAAAARGGGGGHHH, AAAAAAAAHHHHHH"
"Sei troppo violenta, mi fai MALEEEE!"
"AAAAAAHHHHM SÌÌÌÌÌÌ!"

Non c'è niente da fare.
E' sempre eccitante togliere le spine dalle dita al Gig.

lunedì 8 dicembre 2008

La Canzone del Freddo

Rompono le palle, sporcano come dei dannati, non collaborano, fanno guai immensi tipo perderti la carta di credito in mezzo ai giocattoli e rapinarti delle ultime 50 euro disponibili per accartocciarle e metterle in una scatolina microscopica.
Però poi scrivono La canzone del Freddo, un giorno che sei seduta al bar col marito e la cioccolata calda davanti, te la cantano con una vocina da topo e ti dimentichi di tutto.

E' fedddddo
mamma è tanto feeeedddo
E' goscio quetto feeeeddo
E' loscio il feeeeeddo
Aiva Babboatae
potta i legali
potta TUTTI i legali
il callo loscio goscio bezizìa
la palla per il Nenne
la pissa
la pattacciutta appolololo
nel feeeeeddo
mamma è feeeeeeddo
metto i ccheo (cappello)
metto i pooooi (pantaloni)
metto a mallia (la maglia)
è feeeeddo la sea (la sera)
si va a nanna
si pia a pippa.
Quando è feeeeeeeddo
la pappagellà si mangia NO.

Questo è il frutto di un pomeriggio al bar, dove il Nano ha chiesto il solito gelato, che però data la stagione non era disponibile. Di seguito all'ampia spiegazione sul perchè non ci fosse il gelato, il Nano di sua sponte ha composto la canzone, e ce l'ha cantata nello sconcerto generale, sorridendo e dondolandosi sulla sedia come Ray Charles in Georgia on my mind, e rischiando la bazzata ad ogni oscillazione.
La musica è approssimativa, ma il testo è di sicura attualità e pregno di significato.

Io e il Gig meditiamo di investire gli ultimi soldi per comprare un organetto elettrico e darci all'accattonaggio.

mercoledì 3 dicembre 2008

Tornati a casa dopo una bella giornata abbiamo trovato una brutta sorpresa.

Sei stato un bravo cane, non hai mai morso nessuno. Erano tutti i benvenuti in casa nostra, quando c'eri tu. Hai sempre fatto le feste a tutti, persino ai ladri che ci venivano a rubare la legna.
Non hai mai imparato a stare al guinzaglio, a fare la cacca e la pipì dove potevi, hai rubato centinaia di guanti di pelle, hai sotterrato di tutto in quelle tue buche enormi.
Non ti si poteva lavare, perchè eri troppo vecchio. Puzzavi da morire. Non eri neanche bello, color pecora e con le orecchie di quell'assurdo arancione.
Però eri il nostro cane, e ti volevamo bene.

Ci hai regalato 16 anni di vero amore tutti da ricordare. E per cosa, poi? Per due biscotti e quattro carezze. Non siamo mai riusciti ad andare in pareggio, con te.

Sarà bruttissimo, questo giardino, senza di te.

Ciao, Tippe.