Son due giorni che il Nano, ad un certo punto della sua giornata, molla tutto quello che sta facendo e comincia a lamentarsi che vuole i peppi.
Ovunque si trovi, tira fuori una vocina implorante con cui intona una litania che suona pressappoco così:
Peeepppiipeeeppi ahh peeeepppipepppi aaaahhh peppii peeeeppiii i AAAAAAHHHHH peeeeppi i peeeeppi aaahIeri pomeriggio eravamo in giro per negozi col Gig ed il Nano nell'apposito trespolo sposta-nani (leggasi
passeggino), e tutto filava che era una meraviglia, fino a che il Nano non ha cominciato a sibilare debolmente
ppppeeeppppii. A questo punto ho detto al Gig, che non aveva ancora assistito al fenomeno di trasformazione del Nano in
pppepppomane, di tenersi pronto, che il Nano sarebbe esploso.Infatti, dopo un paio di minuti di sibili ppp, è cominciata la vera e propria litania
Peeepppiipeeeppi ahh peeeepppipepppi aaaahhh peppii peeeeppiii i AAAAAAHHHHH peeeeppi i peeeeppi aaah aaaaahhh peeeeepppppi peppiiiad un volume altissimo, da perderci il cervello, intervallato a delle grida molto più disumane del solito. Eravamo alla fermata dell'autobus, in mezzo ad un casino colossale di gente che ci guardava malissimo. Io ed il Gig intanto cercavamo di nasconderci tra le buste di carta, ma senza grosso successo: il Gig è oggettivamente troppo alto, ed io troppo culona, cosicchè qualcosa di avanzo spunta sempre.
Intanto il Nano continuava, serissimo, la sua litania, guardandosi intorno con fare circospetto.
Nei gruppi di persone che aspettano l'autobus, specie in città e in una giornata d'agosto piuttosto calda, c'è sempre
la Psicologa, oppure
Quello/a Che Capisce i Bambini. La Psicologa in genere è una donna di età variabile tra i 30 ed i 50 anni, che si autoproclama Espertissima di Bambini, oppure
Quello/a Che Capisce i Bambini, che non si autoproclama piscologo ma comunque li capisce perfettamente ed è in grado di interpretarne il linguaggio.
Insomma, siamo capitati in mezzo ad entrambi.
La Psicologa, alla mia sinistra, ci guardava malissimo, e comunicando in
maniera estremamente rispettosa dei suoi modi e dei suoi tempi col nostro bambino, ci ha riferito che egli intendeva esprimerci tutta la sua ansia per trovarsi così distante dal seno materno, fonte di calore e rassicurazione.
"Dice che vuole essere preso in braccio?" Chiede il Gig, disposto anche a correre le mille miglia con 10 chili di nano-anguilla in braccio pur di non sentirlo ululare.
"Ma noo," interviene
Quello/a che Capisce i Bambini, "ma non vedete che vuole qualcosa? Sta chiedendo attenzione. Forse dovreste dargli i peppi."Sì, certo. Se solo sapessimo cosa sono.
Quello/a che Capisce i Bambini, intanto, si era messo a comunicare col Nano con odiosi versetti infantili, ai quali il Nano rispondeva sputando e strillando
AHH AHH PEEEPPI PEEEEPPPI. Io ed il Gig, intanto, ci guardavamo mortificati.
"Sì, decisamente. Il vostro bambino vuole i peppi. Ma che cosa sono? Giocattoli?""Veramente non lo sappiamo ancora, ma ci stiamo studiando su." risponde il Gig.
Io non volevo fare quella che non capisce il proprio figlio, almeno stavolta. Ma perchè devo fare sempre questa figura con gli estranei? Insomma, possibile che l'ho messo al mondo io e non capisco cosa vuole quando chiede i
Peppi?
In macchina, più tardi, mentre tornavamo a casa, abbiamo messo su un cd che ci piace tanto, e che ho ascoltato ossessivamente per tutto il periodo della gravidanza (Mark Lanegan,
Field Songs). Il Nano ha cominciato a sibilare armoniosamente
Peeepppiipeeeppi ahh peeeepppipepppi aaaahhh peppii peeeeppiii i AAAAAAHHHHH peeeeppi i peeeeppi aaah aaaaahhh"Hai sentito, Gig? Forse il Nano canta, ed i Peppi sono la sua canzone."