martedì 15 febbraio 2011

Ikea, the day (almost) after

Due settimane fa abbiamo affrontato un gran casino e siamo andati all'IKEA.
Pioveva.
La Fiorentina non giocava.

quindi

tutta la provincia di Firenze convergeva verso l'IKEA. Ma di questo, abbiamo già abbondantemente disquisito.

Abbiamo comprato un bellissimo letto sopraelevato per il Nano, con tanto di copertura in stoffa con fantasia di astri e spazio siderale.

Ieri glielo abbiamo montato.

Cioè, IO gliel'ho montato.
E' venuto appositamente mio suocero al mattino, per aiutarmi a montare questo stupendo lettino.

Siccome mio suocero è un uomo tutto d'un pezzo, lui le istruzioni non le guarda. E siccome mio suocero è anche un fottuto superuomista e non tollera che le donne sappiano fare i lavori maschili, mentre io guardavo le istruzioni e riordinavo le viti per affrontare più serenamente il montaggio, con la sua brugolina personale avvitava, avvitava, avvitava dei pezzi a casaccio.

"Guardi che sta facendo un macello" gli comunico (io a mio suocero do del lei)

Mi lancia uno sguardo di disprezzo "Eh ma si capisce benissimo che questo pezzo va qua".



Il risultato finale è stato un letto che non stava in piedi. Aperto su un lato.

I buchi per le viti non combaciavano.

"Questo letto è sbagliato, dovete riportarlo all'IKEA, vi siete fatti gabbare. Lo sapevo che vi fregavano anchevoinondatemairettaseandavatealmobilificiovimontavanotutto. Adesso vado a pranzo e poi nel pomeriggio avrò altri impegni, se avete bisogno chiamate, eh"

Si è cacciato in tasca la sua brugolina personale, ed è scomparso nel nulla.

Io allora mi sono messa lì ed ho smontato tutto, con sottofondo musicale di parolacce.
Ci sono diventata scema.
La cosa peggiore che può capitare ad uno che deve montare un letto IKEA, a parte la perdita della brugola o delle viti, è il dover smontare qualcosa montato male e doverlo rimontare.
C'è veramente da perdere il cervello.
Alla fine, verso sera, ho avuto la meglio sul maledetto trabiccolo, e a furia di menare mazzate, sono riuscita a montarlo.

Quando il Nano è tornato dall'asilo, era tutto un grido di felicità per questo lettino nuovo.
Ha telefonato a tutti per raccontare del suo lettino nuovo, e non vedeva l'ora di andare a letto.
Difatti si è messo il pigiama di corsa, e si è lanciato nel suo lettino tutto felice.
Si è svegliato ancora entusiasta, ha raccontato a tutti i suoi amici del suo bellissimo lettino nuovo, non ha pensato altro per tutto il giorno.
E quando è arrivata la sera, si è coricato tutto contento.
Nel nostro.