Droghe nanesche
Il Nano gattona. Va pure velocissimo.
Adesso io stavo pensando una cosa: ma come mai un nanetto che sarà alto sì e no 75 cm, che ha la manualità di un macaco nonostante il pollice opponibile, non riesce ad infilare l'omino di legno nella sua macchinina ma riesce a sfilare l'USB della mia chiave in una frazione di secondo? Mistero.
Dicevo, il Nano è una scheggia. L'ho messo sul tappetino, esasperata dalle contorsioni lacrimose da dentro al box, e lui in una frazione di secondo ha:
- scassato tutte le letterine gommose staccabili (probabilmente cinesi. Ma perchè i cinesi le hanno fatte staccabili? Non hanno nulla di didattico, vanno in giro per casa e poi non si trovano più) e le ha morsicate a sangue
- battuto alcune notevoli testate contro le gambette del divano, due pesantissime poltrone ed i micidiali tavolinetti Kakkio dell'Ikea, ma è sembrato non dar troppo peso alla cosa. Eppure se è nel lettino e la sua testa sfiora anche solo per errore una sbarra, piange. Mah.
- Addentato con gran soddisfazione un mio lurido sandalo samaritano, una di quelle ciofeche tedesche che dopo la stagione estiva diventano un agglomerato di schifezze brulicanti di bacilli. I miei dopo l'estate scorsa puzzavano di una serie di cose strane. Io giuro che ci sento odore di sigaretta e di fritto.
- spento il computer con un'abile ditata, mentre ero lì che salvavo dei documenti top secret ed importantissimi. Poi ha alzato il visino, ha fatto una risatina satanica ed è rotolato sotto il divano, dove ha raccolto alcuni peli di gatto ed un po' di laniccio, ed è stato tragico ritirarlo fuori.
Al Piccino hanno regalato delle costruzioni a misura di mano nana, dei cosi a forma di cubo di un materiale gommoso anti-trauma cranico che profuma. O almeno dovrebbe profumare. In realtà emana un odore di fiore puzzoso. Non so definire bene l'odore di questi giocattoli, ma sembra qualcosa di molto sintetico: lo shampoo di Barbie della mia infanzia aveva più o meno la stessa fragranza.
Il Nano tuffa la faccia nel cumulo di giocattoli, e ne riemerge con la verve di un cocainomane, ulula, usa uno dei blocchi gommosi come bicchiere, lo lancia e parte urlando alla volta del videoregistratore, tenta di scassinare Uddevakka (mobiletto porta-tv Ikea) per arrivare alla Playstation -io interiormente tifo per lui, odio quel troiaio nero che trasforma un abile conversatore come il Lupino in un primate che si esprime a "mpfgr", che secondo me è molto peggio dei monosillabi- schiaccia alcuni tasti e infine sono costretta a fermare i suoi intenti guerreschi e a prenderlo in braccio. Lui si divincola, rinfila la faccia in mezzo ai blocchi gommosi, e riparte all'attacco ancora più veloce; si lancia dentro al mobile dei cd, apre gli sportellini e comincia a cacciar fuori tutto quello che c'è sul ripiano in basso.
Mia madre, Nonna Ansia, arriva a metà di tutto questo macello, e mentre i cubetti gommosi sibilano a pochi centimetri da lei, sentenzia:
"Questo bambino è un po' agitato. "
Un po'? Un po'??
Sembra di assistere ad una proiezione accelerata, come se qualcuno tenesse schiacciato il tasto fast forward sul telecomando che regola il Nano. Forse mi ci sono seduta sopra e non me ne sono accorta? Mah.
1 commento:
Tutto. Ma lo sono letto tutto.
Amo il tuo Nano. :)
Today's pic: http://www.fotolog.com/elkstar/17812243
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