Cugè?
"Cugè?" mi chiede il Nano, indicando la finestra della camera da letto.
"Una finestra, Nano." rispondo io.
"Cugè?" insiste il Nano, sempre indicando la finestra.
"Sempre una finestra, tesoro".
"Ma cugè?" , il Nano imperterrito ad indicare.
Forse ho capito: "Nano, è un dito. Vedi, ne hai altri 4 in questa mano, cinque nell'altra, e servono proprio ad indicare."
"MA CUGE'?" continua a chiedere con gli occhi tondi e spalancati, vagamente spazientito, "CUGE'? QUETTOCUGE'?"
Nano scusa, non avevo capito. E' il cielo d'autunno tutto grigio, e quelle sono nuvole gonfie di pioggia, che tu non conosci ancora perchè quando l'hai vista eri piccino piccino, e non te la ricordi più. Per te esisteva solo il cielo azzurro d'estate, Nano mio, ma adesso c'è anche questo tempo un po' nero, e tra poco te lo ricorderai.
"Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarderà il dito"
1 commento:
ehhh.... conosco il problema!
conosco mooooooooolto bene il problema!!
rebecca
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