Esperimenti linguistici notturni.
Scende silenziosa la notte su Villa Lupina.
I gatti dormono acciambellati sulle loro copertine, la luna mostra la sua facciona di madreperla, il Nano ronfa beato nel suo lettino.
I coniugi Lupini, per una volta nella vita, si apprestano a coricarsi contemporaneamente dopo una lunga giornata di corse dietro ai nani e di smerdatura di tombini. L'occasione è gradita per fare un po' di conversazione. Logicamente sottovoce. Anzi, sottovocissima.
"Allora Gig domani bisogna fare questa cosa, e quest'altra, e quest'altra ancora... blablabla..."
"Certo, però ricordiamoci di fare anche questa cosa qua... blablablabla..."
"Poi Gig ti spiego meglio, abbiam passato proprio una bella giornata, blablabla..."
Ad un certo punto, si ode un frusciare di coperte: nella notte un nano spettinato si erge maestoso dal suo lettino. L'espressione è quella tipica del nano incazzato.
E difatti ci guarda torvo e sbotta:
"E ALLO(R)A?"
Ecco qua, bella comprensibile, la sua seconda parola.
1 commento:
bel caratterino, non oso pensare a quale sarè la sua prossima parola!!!
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