venerdì 1 febbraio 2008

Ode al rotolone milleusi

Ode a te, rotolone milleusi,
che arrivi nelle nostre case col tuo doppiovelo
a portare concordia ove regna la guerra,
a spazzare via le macchie d'unto ove il grasso impera,
a pulire menti* intrisi di bave e papponi,
che rimuovi lo sporco più sporco là dove la cucina è più cucina.

Ode a te, soffice presenza dei nostri ripostigli
che sotto dieci piani di morbidezza
nascondi un'inutile vuota anima di cartone
che tutti buttan via senza darsi pena.
Ma io so che quell'anima ha un suo senso,
e infatti ci faccio candele e portapenne.

Ode a te, compagna dei miei raffreddori,
che quando finisce il Kleenex e niente sembra poterci più salvare
arrivi tu, a far compagnia ai libri sul mio comodino
e ad irritar ben bene le mie nari.

Ode a te, che spesso te ne stai
celata nel segreto del mio armadietto del bagno
fianco a fianco al cilindro del Vetril, del quale sei compagna
e che quando finisce la carta igienica ti presti anche ai più umili utilizzi.
In quei momenti sento tuttavia d'amarti meno,
specie perchè chi ti progettò previde
che tu potessi pure scolar unti,
nettar vetri e chissà quant'altro.
Meno che una cosa, che a me in effetti non è gradita.
Perchè se dolce e morbida e doppiovelo sei,
tosto ti trasformi in carta vetrata a grana grossa,
ed è tutto uno smerigliar emorroidi.

Ricordarsi assolutamente di ricomprare la carta igienica.


*menti nel senso di bazze.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

questa va direttamente nel mio frigo. sei un mito.

Anonimo ha detto...

e che sia quella con la R sopra, mi raccomando, se no, dalle mie parti, non si è davvero felici....
billo

Anonimo ha detto...

chapeau.

Anonimo ha detto...

L'ho stampata e sto pensando a dove appenderla.
Rossella