Nani ed intralci.
Si inaugura oggi la I° Giornata Nazionale dell'Intralcio nel Traffico.
Stamattina, ore 7.30, carico un Nano iperattivo sulla Twingo, alla volta di Ca**********llo, distanza circa 18 km.
Al primo km, mietitrebbia fuori stagione che fa manovra in mezzo alla strada. Sette minuti di attesa.
Al quinto km, frotta di ciclisti in tenuta da scemi ingombra entrambe le carreggiate, alle mie tiepide rimostranze ( "O BRODII!" , elegante lemma livornese che sta ad indicare non si sa bene cosa, ma offende assai), mi rispondono in coro un qualcosa che mette in dubbio la mia moralità (ma loro se ne intendono, viste le loro mamme). Nano, non ascoltare, tiriamo avanti.
Entro il settimo km, incappo in una specie di raduno di Ape 50 Piaggio, celebre motoveicolo da intralcio molto in voga tra gli anziani del posto. Ovviamente, vanno pianissimo ed in maniera sinusoidale. Mi armo di santa pazienza e mi accodo, sperando che un uragano li spazzi via.
Al 12° km mi si accende la spia della riserva, che nella Twingo è un grave presagio di morte, complice l'aria condizionata che fa consumare di più. Il Nano, dal seggiolino da nani, emette dei suoni sinistri strofinandosi l'indice sulle labbra, e pare mandare segni d'intesa alla Twingo, che comincia a tossicchiare. Al distributore non c'è anima viva, mi tocca fare benzina da sola (cosa che odio). Il Nano, giustamente, crede di essere abbandonato a se stesso e comincia a ululare. Mi cadono tutti gli spiccioli sul pavè, mi chino a raccoglierli e comprendo finalmente il perchè del basso prezzo di questi pantaloni (apparentemente identici a quelli da donna incinta citati qualche post fa): hanno risparmiato sulla stoffa del dietro. Infatti mi si vede tutto il culo, per la gioia degli automobilisti.
Al 14° km, camion della spazzatura. Superato con successo.
Al 14° e mezzo, spazzatrice che va pianiiiiiiiissimo, guidata dal sosia di Bob Marley (che si deve essere anche fumato la stessa cosa, dato che rimane impassibile in mezzo ai clacson infuriati),
Al 15°, fiorino carico di pagnotte con sportello aperto perde il carico. Pagnotte investite senza pietà, ma cesto di plastica evitato per un pelo.
Al 17° km, lavori stradali. Si sta fermi mentre un giovanotto abbronzato armato di paletta rossa e verde si fa i cazzi suoi telefonando. Stiamo fermi quasi dieci minuti pe far passare non si sa cosa, ma ormai non reagisco quasi più. Sono diventata induista e non mi fa più ne' caldo e ne' freddo niente.
Se non fosse che il Nano, di cui negli ultimi 15 minuti mi ero quasi dimenticata dell'esistenza, mi riporta bruscamente alla realtà con un odore di fogna scoperchiata: ha fatto la cacca-record di puzzoneria della sua vita.
Ed io posso dire: c'ero.
1 commento:
E in tutto questo quanto ci hai messo?
Se ho fatto bene i conti in circa un ora e 18 minuti dovresti aver coperto il percorso.......donna fortunata
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