sabato 15 dicembre 2007

Letterina.

Caro Babbo Natale,
anche quest'anno mi ritrovo all'ultimo momento, sia coi regali da comprare che coi desideri da esprimere. Vorrei poter scrivere una bella letterina in cui faccio tanti bei discorsi da bimba di terza elementare, tipo vorrei la pace nel mondo, oppure che la fame non esistesse più e che tutti i bambini della terra avessero regali meravigliosi. E invece scrivo proprio una lettera a te, in cui indico quali sono i miei desideri terra terra.
Dunque, innanzitutto vorrei che le ore di sonno pomeridiano del Nano venissero aumentate almeno del 70%, così da permettermi di farmi un po' di più i cazzi miei. Ma non solo: ciò gioverebbe anche al suo umore, e non arriverebbe all'ora della minestrina serale con le occhiaie da panda e l'incazzatura a fior di pelle.
Vorrei che Nonna Ansia si desse una volta per tutte una bella calmata, e la smettesse con la tiritera il bimbo è poco vestito, dove lo porti che fuori fa freddo, mettigli un maglione di lana non lo vedi che ha le mani fredde, non fargli toccare l'acqua che se gli viene il raffreddore poi son cavoli tuoi, mettigli un altro maglione di lana sopra il maglione di lana, mettigli la calzamaglia sotto i pantaloni che poverino muore di freddo, tienilo in casa che ha la febbre non lo vedi come suda?. Anzi, fammi un favore e trasmettile il seguente messaggio: Mamma, il bimbo suda perchè è troppo vestito. Smettila di mettergli due maglie di nascosto, che tanto me ne accorgo perchè non riesco più ad allacciargli la cintura di sicurezza del seggiolino e poi mi vengono le paranoie perchè sembra stranamente ingrassato e con improvvise difficoltà motorie.
Vorrei anche che gli orologi di Nonno Asl fossero pilotabili a distanza, così da non ritrovarmelo in casa alle nove e mezzo di sabato mattina, mentre sono alle prese con il mio bidet mattutino a porta spalancata. Anzi, vorrei proprio un marchingegno in grado di captarne in anticipo gli spostamenti verso la nostra magione, in maniera di farmi trovare una volta tanto in condizioni presentabili e non col pigiama giallo e le puppe di fuori.
Vorrei avere il controllo perfetto del mio corpo. Non gradisco molto le coliche renali. Se non ti dispiace, toglile dal mio corredo di malanni.
Vorrei anche delle palle di alabastro per la mia collezione di sfere. Lo so, Babbo Natale, che è una collezione un po' del cazzo, ma siccome tutti collezionano qualcosa, a me non è venuto in mente nulla se non "collezione? 'mazza che palle", e allora che palle siano. Pensavo che le palle di marmo o di legno si trovassero facilmente, e invece ho notato che non vanno per nulla di moda e che costano pure uno stonfo e mezzo. Ti ricordo che per palle si intendono anche i Lindor, i Ferrero Rocher e i Raffaello.
Mi piacerebbe tanto anche avere un lavoro vero. Per lavoro si intenda un'occupazione che sia fonte di reddito. Possibilmente parecchio. Se un lavoro vero proprio non c'è, mi va bene al limite anche un sei al Superenalotto. Però che sia un sei da qualche milione di euro, che questo figlio lo voglio crescere per benino, eh.
Mi piacerebbe anche - e questa prometto è l'ultima richiesta - che mio figlio mi chiamasse mamma, e non OH!. Sarebbe davvero carino. Mi piacerebbe tanto che sapesse fare i versi degli animali per mostrare alla gente quanto sia fenomeno e al contempo sentirmi una brava addestratrice di Nani, che qua tutti criticano e io non mi sento apprezzata.

Insomma, il divano bianco immacolato, lo schermo al plasma, la libreria su misura, la madia antica e il camino scoppiettante me li lascio per il prossimo anno.
Tu comunque fai pure come ti pare, che a me le sorprese piacciono, anche se non corrispondono esattamente a ciò che ho chiesto.
Tieni presente che non sono affatto graditi doni quali: mutande, pigiami, vestaglie, calzini, mutandoni stringipanciaealzachiappe, reggiseni, calze e biancheria in genere, che tanto me le regalano la mia mamma e la mia nonna, e so già che non mi piaceranno. Lo so, loro pensano a me, a che figura farei se facessi un incidente e mi ricoverassero all'ospedale d'improvviso, ma a me onestamente mi vien solo da toccarmi le palle.
E per palle, non intendo quelle di alabastro di cui sopra.
Devotamente tua,

Lupina.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Un bell'applauso!
Leela

Sole ha detto...

Anche io ho scritto a Babbo Natale, che non tolga mai la voglia di scrivere alla Lupina!
Merry Xmas!

Anonimo ha detto...

che dire?speriamo che il vecchiaccio sia connesso e provveda ;)

fiammetta

Anonimo ha detto...

Fantastico! I Lindor e la nana che sa dire mama' (ma mi andrebbe anche mamma in italiano) le ho chiesto anch'io...se passa di qua dividiamo,eh?

Anonimo ha detto...

Lupina..mi fai morire!!!
Bellissima lettera!
un bacetto al NAno bello!
sissi (MM)