venerdì 25 maggio 2007

Per uno strano scherzo del destino, per tre giorni mi tocca fare la Signorina delle Informazioni Turistiche. Questo per fortuna è l'ultimo giorno.
Devo un favore al Santo Protettore, e siccome è un lavoro infame che di solito non vuole fare nessuno, a noi delle Alte Sfere tocca sporcarci le manine co' sti pezzenti, e mi ritrovo qui.
Ovvio che ho lasciato a casa Nano Pazzo.
Il primo giorno, mercoledì, al Nano è andata di lusso: è stato a casa al mattino col Babbo Lupino, si è scofanato una targa di focaccia untaunta ed ha giocato a rompere i coglioni tutta la mattina. Al pomeriggio invece era con la mia mamma, la Viziatrice Ansiogena.
Ieri invece è stato con gli Adorati Nonnini (leggasi Suoceri), guardato a vista da mia sorella e dalla Tamarra, la mia donna delle pulizie, di cui ho richiesto la presenza con la scusa della stiratura di un menhir di vestiti, e che in realtà figurava sul mio libro paga come Agente Segreto Lupiniano.

Il risultato è che le parti sostengono due correnti di pensiero diametralmente opposte riguardo alla giornata di ieri.

Gli Adorati riferiscono che l'Adorabile Piccino è stato buonissimo, ha mangiato tutte le pappe, ha fatto tanta nanna pisolosa ed ha giocato taaaaaaaaaanto taaaaaanto, puccipuccipuccipùmachecarinocheè.
Mia sorella e la Tamarra riportano invece il seguente quadro desolante: l'Adorato Nonnino davanti alla tele a seguire il calciomercato, l'Adorata Nonnina a sedere in giardino col Nano davanti, caricato sul passeggino, sola, in perfetto silenzio, con lo sguardo fisso nel vuoto per un'ora e mezza, poi pausa pipì, altra ora e mezza di perfetto silenzio, mani in grembo e sguardo nel nulla. La merenda si è svolta nella seguente maniera: grattafruttagrattafruttagrattafrutta, la vuoi? No? Vabbè, non hai fame. Ricaricare in passeggino e mantenere la posizione seduta, sguardo vitreo, mani in grembo.
Il piccino ieri sera era vagamente incazzato. Per vagamente intendo una bestia ululante, un bisonte che sputava fumo dalle narici e si contraeva disperandosi nel suo lettino, fermamente convinto a non dormire, non mangiare, urlare, solo urlare.
Ora io vorrei fare una telefonata agli Adorati, ma non ne ho il coraggio. Da pavida balorda che sono ho mandato avanti il Lupino, il quale ha chiamato ed ha riportato fedelmente i seguenti dati:

  1. Nano urlante in sottofondo, Adorato Nonnino che snocciola il suo repertorio di Puccipuccipù, Adorata Nonnina che GIURA che si stanno divertendo una cifra.
  2. Alla domanda: il Nano ha mangiato?, Adorata Nonnina afferma che sì, un pochino ha mangiato, ma fa così caldo. Alla mia richiesta di specificare significato di "pochino" in Adoratononninese, Lupino risponde "probabilmente niente".
  3. Alla domanda: il Nano ha dormito?, Adorata Nonnina afferma che sì, ha fatto tante nannone. Guarda, si sarà svegliato adesso. Mh. Sarà.

Ora a me viene in mente che ieri, per farlo addormentare con successo, l'Adorata Nonnina ha pensato bene di togliergli tutti i giocattoli, di sdraiarlo a forza e di bloccargli la testa con le mani. Ovvio che Nano si sia incazzato. Non che i miei metodi siano tanto montessoriani, però insomma, di qua ad immobilizzarlo a letto...

Ho chiesto al Lupino come lo addormentassero a casa sua, quando era piccino. Lui dice che non se lo ricorda, e che anzi, a pensarci bene, della sua infanzia non ricorda un granchè. Io credo che non sia un gran bel segno.

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