lunedì 27 ottobre 2008

Sui ritrovamenti postumi.

E' notte. Una creatura piccola, quadrupede ed alquanto pelosa si aggira in silenzio per il lupinaio. A questo punto avrei voluto scrivere seminando il panico, perchè ci stava bene. Invece la creatura piccola, pelosa e alquanto quadrupede, stava seminando ben altro.

E' da qualche giorno che il superolfatto lupiniano percepisce uno strano odorino, come di ammoniaca assolutamente non profumata rovesciata da qualche parte. E' da qualche giorno che mi aggiro corcospetta col cencino in mano, alla ricerca della fonte dell'odorino.
Oggi, per esempio, meditavo sul fatto che ho un magnifico sgabuzzino rettangolare che sbuca fuori prepotente dalla lupinana costruzione, che è un po' una specie di plum cake mal lievitato, e che il suddetto sgabuzzino rovina un po' l'architettura. Ma uno sgabuzzino è pur sempre una risorsa irrinunciabile per una casalinga part-time che tende ad affastellare beni di scarsa utilità, e poi è sulle planimetrie e quindi non si può tirare giù. E infatti, lo sgabuzzino è diventato la mia salvezza: funge da ricovero per lavatrice nonfunzionante, ospita un capiente lavatoio incrostato di calcare che manco un esercito di minatori con la mazza riuscirebbe a sconfiggere - e figuriamoci il Cillit Bang, con quel flacone fuxia da drag queen dei detersivi -, offre rifugio a tutti quei misteriosi elettrodomestici matrimoniali che sembrano indispensabili in fase di lista nozze, ma che poi dopo l'entusiasmo iniziale vengono riposti, nella speranza che un'alluvione se li porti via con se'. Ma quando li abbiamo scelti, tutti entusiasti e ormai trascinati nell'impeto nuziale, non pensavamo davvero che qualche parente scellerato avrebbe speso 100 euro per un grattaformaggio elettrico, e ci siamo detti: ma sì, mettiamoci pure questo, che tanto non ce lo regala nessuno, chissenefrega, siamo giovini e belli. E invece, qualche parente fesso si mette lì a riflettere sull'effettiva utilità di certe cose di casa, e ti fa arrivare a casa robe assurde tipo la yogurtiera, il tritapepe elettronico, la macchina per il sottovuoto, il tritaprezzemolo, la macchina per cuocere a vapore. Sono passati 3 anni da quel giorno, e l'entusiasmo è miseramente crollato. Che bella la yogurtiera che fa gli yogurt talmente acidi da sembrare già scaduti! Che meraviglia, il coltello da pane elettrico, che per montarlo ci vuole talmente tanto tempo che quando finalmente ci riesco il pane è già raffermo! Che figa, la gelatiera, che mi offre ben mezzo chilo di gelato di un unico gusto dopo aver conciato per le feste l'intera cucina e ci mette una vita per farlo ( e senza contare lo stress dello star lì davanti alla porticina del freezer, con una voglia di gelato da spavento), quando con 2 euro me ne compro uno come mi pare e piace e non insudicio nulla, al limite me lo tiro addosso (cosa che qualche volta capita) Uuh, che figo! Grazie, adorati parenti: sappiate che i vostri doni di nozze adesso riposano sereni in uno sgabuzzino buio che puzza di... che puzza di...

Pipì di gatto!

Ebbene, una delle creaturine di cui vado fiera, uno dei miei figliolini pelosi, uno di quegli esseri flessuosi, che campano di almo e pisciano nella silver, uno di quei cosini morbidi e fuseggianti, è un porco schifoso. Ed ha pisciato a litri e litri e litri in un angolino innocente dello sgabuzzino.
La cosa mi colpisce alla nuca e mi lascia stordita. Ma come, io investo migliaia di euri all'anno per il loro benessere psicofisico in bocconi prelibati, li ricopro di premure, li cospargo di frontline, ci manca solo che vada personalmente a cercar topi per il loro sollazzo, e questi che fanno? Mi pugnalano alle spalle. Mi pisciano nello sgabuzzino. E pensare che a Natale volevo regalare un criceto a tutti!
Roba da pazzi.
E così, mentre pensavo di sfruttare un paio di ore libere tuffandomi a capofitto nella stesura di un romanzo la cui eroina è una splendida fanciulla in leggero sovrappeso, che deve combattere contro un marito che non comprende le sue esigenze di donna ed un figlio infido e meschino che le scrive sulle porte col pennarellone Carioca Jumbo, mi ritrovo col Vaporone Pronto Pulito in una mano ed il Lysoform nell'altra, a stanare i germi e distruggerli. Tutto questo è profondamente ingiusto e crudele.
La pulizia dello sgabuzzino, però, ha in qualche modo fruttato: ho trovato 6 euro e 12 centesimi dietro la lavatrice. Non che ci vada ai Caraibi, ma insomma buttale via. Ho poi ritrovato i bottoni smarriti di un vecchio parka da rivoluzionaria, appartenente all'epoca universitaria, che di sicuro se mi rientra indosserò di nuovo a costo di staccarmi pezzi di culo con la pialla, alcuni misteriosi oggettini per le pulizie, un set di ventose, due tovagliette per la colazione ed uno scatolone di maglioni del Gig, di quel famoso lotto "madovecacchiosonfinitiqueimieimaglionichedopoiltraslocononlihopiùtrovati", della cui sparizione venni accusata- cosa che all'epoca ritenni una gravissima ingiustizia - e ci mancò poco che scrivessi pure ad Amnesty International, ma che a ripensarci bene ooops, forse son stata proprio io a metterli lì.
Insomma, Gig, non avercela con me.
Ti ricordi anche quelle bellissime scarpe che indossasti solo una volta, per il matrimonio della Eli e del Phrulla, e che non trovavi più? Gig, erano lì. E le istruzioni dello stereo, date per disperse, che ci hanno costretto a spendere pomeriggi interi di domenica al rimontaggio random? Gig, che bello, le ho ritrovate! E ricordi quello scatolone con scritto "varie" in cui mettesti tutte quelle cose della tua gioventù metal a cui eri tanto affezionato e che per anni e anni hai rimpianto amaramente, tipo gli autografi con dedica dei Napalm Death? Ehm, è miracolosamente ricomparso!
E quindi ti prego, amato coniuge, cancella dalla tua mente tutti i cazziatoni che ti ho fatto ingiustamente, tutti quei carino, devi avere più cura delle tue cose, che mica posso sempre sapere tutti i nascondigli in cui metti i tuoi oggetti.
Ecco, Gig. Stop. Dimentica.
Perdonami!

Gatti piscioni, per stavolta non vi venderò al ristorante vicentino. Ringraziate il Gig, che sarà tanto magnanimo con me da perdonarmi questa piccolissima svista.
Eh, Gig? Vero?

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Noooo! Non dirmi che il Gratì non è utile! Sono 10 anni che sto cercando di convincere mio marito a comprarmelo!!!!

thecatisonthetable ha detto...

Come mi mancavano queste lungherrime lupin-avventure.

Gion Grisciam ti fa un baffo!

Anonimo ha detto...

No, il criceto-pasticcino per natale no, ti prego...
Leela

Anonimo ha detto...

No, il criceto-pasticcino per natale no, ti prego...
Leela

Lupina ha detto...

@ Leela: scherzavo, eh.

Anonimo ha detto...

Non riesco proprio a immaginare come possa essere una dedica fatta dai Napalm Death... illuminami!

aidi ha detto...

eh lo sai com'è i gatti amano i posti caldi e confusi..la mia da piccola aveva preso la simpatica abitudine di farla sotto al mio letto, dentro una scatola dove si incastrava appositamente..la scatola conteneva le lettere del mio infido ex..non è poi stata una grande perdita..ma la puzza mi ha perseguitata nonstante litri di lysoform grezzo..
grazie per le tue avventure!

LGO ha detto...

E’ sempre stato per me fonte di grande turbamento il fatto che esseri così teneri e amabili, con pelo o senza, riescano a produrre sostanze (solide, liquide) di così orrendo odore. Neanche la fede nella biochimica aiuta.
Ma ora lo sgabuzzino è vuoto? No, perché un'altra puntata delle storie lupine con questa pioggia ci starebbe bene :-)

Anonimo ha detto...

Anche io ho un problema simile. Ho una gatta con la cistite. Se non scopro quale, mi tocca antibiotizzarle tutte e 4.

Sole ha detto...

Come punizione per le pisciatone meriterebbe una scatola di Whiskas mentre gli altri pasteggiano ad Almo.

Peccato che la conseguente sciolta toccherebbe sempre a te pulirla :)

Anonimo ha detto...

si, veeeero Gig???