martedì 28 agosto 2007

Bambini che non si divertono.

In effetti, sto scrivendo troppo ultimamente, ma ho dei tempi morti da riempire, e sono davvero atroci le ore trascorse a far finta di lavorare su fogli excel, però questa cosa qua la devo troppo raccontare.

Suonano al citofono dell'ufficio. Fuori ci sono una coppia sui quaranta anni con un bambino piccolissimo in un passeggino. Hanno uno sguardo strano, allucinato, che dovrebbe darmi già un indizio sullo stato mentale, ma non ci faccio caso.

"Chi è?"

"Salve, siamo due clienti. Vorremmo fare una segnalazione"
Li faccio entrare.
"Senta, io vorrei fare una segnalazione"
Sfodero il migliore dei miei sorrisi: "Prego. Qualcosa non funziona?"

"No, volevo segnalare che mio figlio non fa il bagno".

"Prego???"
"Sì, non vuole fare il bagno".

Attimo di lupiniano imbarazzo. "Ah, capisco. Ma il figlio chi sarebbe? Questo bambino piccolo qua?"

"Sì, questo bambino. Non vuole fare il bagno."

"In che senso, mi scusi?"

"Sì, insomma, lo metto nell'acqua nella vasca dei bambini, con la ciambella, e lui piange."

"Ehm, mi scusi, ma io cosa ci posso fare?"

"Io ho telefonato ieri per sapere se il parco acquatico era adatto anche ad un bambino di sette mesi, e mi avete detto di sì. Invece mio figlio non si diverte. Sta lì fermo e piange. Voi mi avete truffato, questa è una truffa! Io vado a Mi Manda Rai 3! Io chiamo il Gabibbo!"

A questo punto, il sospetto di trovarmi di fronte a due persone poco sane di mente diventa realtà: finalmente, interviene la moglie a fugarmi ogni dubbio.
"Sì, signorina. Non lo vede come è triste, poverino? Non si sta divertendo! E noi siamo venuti per quello: PERCHE' IL BAMBINO SI DIVERTA!"
Oddio. Mi azzardo a rispondere: "Ma scusate tanto, ma voi siete venuti qua perchè un bambino di sette mesi si divertisse? Pensate che per lui faccia una qualche differenza stare qua o stare al mare?"
Ecco. Lo sapevo. Adesso li faccio incazzare ancora di più. Ma perchè non me ne sono stata zitta?

Al che la signora inviperita mi risponde: "Noi volevamo regalare a nostro figlio UNA GIORNATA MEMORABILE, ed invece voi gliela avete rovinata! Adesso è triste, guardi qua che faccino mogio! Ed è tutta colpa vostra! E lei, " mi fa con il più totale disprezzo, " si vede benissimo che non è una mamma e che non capisce niente di bambini!"
. . .
E' il momento di sfoderare il sorrisone a 32 denti. Facciamoci coraggio.
"Signori, volete la restituzione del costo del biglietto? Accomodatevi pure alla cassa!
E a questo bel bambino mogio mogio regaliamo un bel pelouche della mascotte del parco! Arrivederci a presto!"

Non c'è limite al peggio.


9 commenti:

My ha detto...

sette mesi?

troveranno lungo sti qua............

e poi troverà tanto lungo il loro nano!!!

Anonimo ha detto...

giuro...io una roba così non l'avevo mai sentita !!!

Manuela ha detto...

!! nonostante io coi "matti" ci lavoro ogni giorno, mi stupisco ancora di quanto siano più fuori le persone sane :)

Gonza ha detto...

Io sto per piangere al pensiero di quel povero pupo lasciato in balia di sti due folli...

Anonimo ha detto...

o_O non ho parole ...............

Anonimo ha detto...

ma io non capisco..ma che parco acquatico siete..ma che vergogna....

Anonimo ha detto...

Si ma scusa a certa gente non dovrebbe essere permesso andare in giro senza museruola e guinzaglio, altro che la restituzione dei soldi, ti restituisco due bei calci nel culo!!!
Ma capisco che nelle strutture pubbliche bisogna far buon viso a cattivo gioco, pero' bisorrebbe mandarli da un chirurgo plastico e fargli chiudere la bocca definitivamente, in modo che non corrano piu' il rischio di dire stronzate!

Lupina ha detto...

Boh. Non so neanche perchè ho ridato loro indietro i soldi. Forse perchè ho pensato alla legge 180, e a tutti i pazzi potenzialmente pericolosi che si aggirano per le nostre strade. Travestiti magari da ingegneri e professoresse, come nel caso dei due squilibrati mentali di cui parlo in questo succulento episodio della mia vita lupiniana.

Anonimo ha detto...

Ma la mascotte era adatta a bambini di età inferiore a 12 mesi? No, perché io ti farei causa eh? Hai tentato di uccidere mio figlio, eh?