giovedì 24 maggio 2007

Arriva la Eli.

Sabato mattina arriva la Eli.

La Eli è quella che non viaggia mai con la viabilità canonica, è quella che le autostrade le schifa, puah, bleah, sono nemiche. E' quella che viaggia sempre di notte, che guida la Gengiva di Balena, che fa le compilation apposta per i viaggi e ci perde pure un sacco di tempo.
La Eli è quella che ha amici dappertutto, e che se dice "prima o poi ti vengo a trovare" lo fa veramente, anche se sei andato ad abitare in provincia di Kuala Lumpur. Ha anche una cugina qua, solo che non si capisce bene che razza di cuginismo le unisca, ma proprio venedola a trovare ha trovato me.
La Eli non è mai sola anche quando è sola, perchè sa mandare benissimo i messaggi anche se non usa il t9, e qualche volta le viene voglia di sperimentare nuove forme letterarie via sms. La Eli ha fame di parole e di persone, tanto che si è inventata La Serata Letteraria, a cui non ho mai partecipato chissà perchè (di solito sono sempre altrove), che sembra sempre una cosa bellissima ed irripetibile e di cui avrei una voglia pazza, ma con 'sta popò di famiglia col culone pesante, come si fa?
La Eli oltre i due occhi di ordinanza ha un occhiolino nascosto tra i capelli, ed è quello che le fa vedere le cose dall'altro punto di vista. Questo occhio piccolo piccolo è quello che le fa fare tutte quelle belle foto che sa fare. La Eli e le foto sono un binomio indissolubile. La Eli ama la natura ed è vegetariana, ma forse non si rende conto di aver inquinato terribilmente l'ambiente con tutti gli acidi che usa per sviluppare le succitate foto.
La Eli ha dei gatti. O sarebbe meglio dire che i gatti hanno lei. Sa fare le fusa, quando era piccola le hanno montato la macchinetta per fare ronron, invece a me hanno provato a mettermi l'apparecchio ai denti (alla fine non l'ho portato, iuppi).
La Eli spacca tutto. Ha divelto la copertura in legno del mio parcheggio (esageraaaata, ha portato solo via il coperchio di una scatolina elettrica e scheggiato un po' il legno), ed ha tirato giù il parafanghi di una Renault Carcassa tutto in una volta. Il Lupino, che la conosce più o meno da quando la conosco io, mmh, forse da un po' meno, l'ha vista in azione per 20 giorni no-stop in Scandinavia, e sospetta che di lei si ricordino ancora (tipo quando in una birreria si è appoggiata con le spalle su un muro di boccali da un litro per riposarsi, e si è paventata la tragedia). La Eli ride, e siccome lo fa di continuo, il cervello le va in blackout e si ritrova a fare danno, questo è il motivo.
La Eli ha il Phrulla, ed il Phrulla ha la Eli. Sono due creature diversissime. Lui è preciso, impostato, pacato, misurato, quanto lei è geniale e sbracata. Phrulla è un uomo che ha una sua dignità persino travestito da Pippo per Carnevale. Se il Phrulla tracanna litri di birra e di vino, anche da ubriaco mantiene un aplomb, non incespica e non si pianta ma continua a fluire sereno. Il Phrulla colpisce preciso, mentre noi sbattiamo l'un l'altro, ci calpestiamo i piedi e non vediamo manco il bersaglio.Comunque sia, Il Phrulla e la Eli funzionano molto bene e non si sa come.

La Eli arriva, e si porta La Silvietta. Non so se la Silvietta sia l'emanazione della Eli, oppure se è il contrario. Io credo che emanassero tutte e due per i cavoli loro, e poi si siano incontrate mixando sapientemente le rispettive aure. La Silvietta è una creatura del bosco, uno hobbit piedone. E' una che telefona alla sua mamma strillando "Mutteeeeeer!" con una mini-voce che non si sa da dove le esca, che ti sorprende con delle trovate geniali, che ti fissa con l'occhietto spiritato che spiazza.

La Eli arriva sabato, dicevo. Bisognerà accorrere a riempire il frigo, andare a cercare i fiori di zucchino da friggere per il Phrulla (no, non li aveva mai mangiati, me lo ricordo ancora perchè la cosa mi stupì), sistemare alla bell'e meglio questo bailamme di roba che è la Villa Lupina, preparare le stanze, perchè finalmente, dopo più di un anno e mezzo, ARRIVANO.

Questo è per Eli, che non mi ha mai vista neanche col pancione.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Matta. Matta. Matta.
Però quanto ti voglio bene?
:)