venerdì 11 maggio 2007

Il Migliore Amichetto

Il Piccolo è un bambino che può già dirsi molto fortunato, in quanto dispone di un Migliore Amico già da quando era un fagioletto.
Per la verità, la mamma del Migliore Amico ha disposto così. Il Migliore Amico non sa di essere un migliore amico, ma alla Mamma del Migliore Amico importa eccome e fa di tutto per farli familiarizzare.
La Mamma del Migliore Amico si chiama B., e siccome appartiene alla categoria dei " Perchè Non Rovinare La Vita a Nostro Figlio Affibbiandogli Un Nome Impossibile e Vagamente Nobiliare?", ha pensato bene di chiamarlo Guccio.

Naturalmente, ho pensato che si chiamasse Duccio per lunghissimo tempo, mi è sorto il dubbio solo quando ho notato la scritta “GUCCIO” a caratteri cubitali ricamata sull’asciugamano della piscina. Confesso che ho avuto enormi moti di soggezione sia di fronte a cotanto nome, sia all’asciugamano ricamato. Sul nostro asciugamano della Coop c’è scritto “Dolphin Bay”, e sarebbe naturale che la Mamma del Migliore Amico chiamasse mio figlio in questa maniera. Ma, mi fa dispiacere dirlo, la Mamma del Migliore Amico, in questo senso è stata molto più sveglia di me.

La Mamma di Guccio è figa. Ma figa veramente, una di quelle che non mette su un filo di grasso manco a parlarne, e assicura che non fa la dieta. Va solo ogni tanto in palestra, dice lei. Guccio, ovviamente, è bellissimo. E anche molto dolce.

La Mamma di Guccio l’ho conosciuta al corso di preparazione al parto, al quale ho partecipato in maniera piuttosto distratta, tutta presa com’ero dalla ristrutturazione della casa. Abbiamo fatto insieme alcuni esercizi di yoga, io non pensavo di lasciare un segno tanto indelebile in lei. Pensavo che quando strabuzzava gli occhioni dicendomi: “Ma noi SIAMO TROPPO UGUALI! Ci dobbiamo frequentare anche al di fuori del corso, voglio venire a vedere la tua casa, dove vivi, blablabla…” lo dicesse tanto per dire qualcosa, per buona educazione. Invece no, lei diceva sul serio.
Poi ho dovuto lasciare il corso perché il lavoro arretrato era ormai diventato una catasta di dimensioni alpine, e mi sono dimenticata della Mamma del Migliore Amico, all’epoca solo Futuro Migliore Amico.

Ma lei no, lei non mi aveva dimenticata. Ed infatti, ci siamo ritrovate in piscina, luogo di elezione in cui questa Migliore Amicizia avrebbe trovato fertile terreno.

In acqua i bimbi tirano fuori la loro vera personalità. Il mio no, il mio fa casino e schizza tutti. Diciamo che cerca di schiaffeggiare l’acqua e certe volte beve. E per tre quarti d’ora andiamo avanti così, con me che lo tengo a debita distanza strizzando gli occhi, lontana dal civile consesso di mamme che chiacchierano. Io ed il Piccolo siamo reietti, schizziamo tutti e nessuno ci vuole intorno.

Tuttavia, la Mamma di Guccio sfida il pericolo e l'inevitabile sbavatura di mascara, e si avvicina a noi per far familiarizzare i piccini. Purtroppo per lei, il Piccolo non riesce ad essere tiepido nei convenevoli, e quando vede che il Migliore Amico e la Mamma si avvicinano si entusiasma ancora di più e alza degli tsunami che fanno spavento.

La Mamma di Guccio mi fa un po’ paura. Parla di suo figlio come se fosse un adulto: “Ieri io e Guccio eravamo al supermercato, e lui ha voluto comprare questo Brunello di Montalcino…”; “Ti piace questa borsa? Eravamo al mercato, e Guccio mi ha detto: B. (perchè Guccio a detta sua non la chiama Mamma), guarda che carina quella borsa”; “Guccio voleva telefonare al tuo Nanetto, poi siamo dovuti uscire…”. La cosa strana è che Guccio ha 9 mesi, e come tutti i bimbi si limita ad emissioni sonore prive di senso, e quindi non si capisce molto bene l’origine di questi ragionamenti.

Lui ed il Piccolo si trovano reciprocamente simpatici, tentano di stropicciarsi le facce l’un l’altro ma sono molto poco inclini alla comunicazione verbale, fatta eccezione per alcuni strilli disumani che ogni tanto emettono al cospetto dell’altro, tuttavia B., che capisce naturalmente il linguaggio universale dei bambini, comprende tutto perfettamente.

Ed io mi sento irrimediabilmente scema.

1 commento:

Anonimo ha detto...

scappa da guccio e dalla sua mamma finché sei in tempo. sono due androidi venuti tra noi per spiarci
elastigirl