martedì 29 maggio 2007

Zie, the day (quasi) after

Il Nano son già due giorni che si sveglia e che cerca le Zie. Lo prendo in braccio per cambiargli il pannolino caccoso, e lui si sporge dalla mia spalla guardandosi intorno, muggendo con aria interrogativa. "Mh" è il nuovo verso del Nano, ed in genere è associato all'improvviso irrigidimento del suo corpicino e ad una spaventosa smorfia della faccia. Credo che voglia dire che desidera qualcosa, ed il qualcosa 99 volte su 100 è qualcosa di proibito (filo della luce, pentolino bollente, porzione di cacciucco...). In genere poi la situazione degenera, e piange.
Prediligendo le situazioni incasinate, il Nano nel silenzio della casa toscana si sente spiazzato. Dal pavimento lancia degli urletti, "UH", con voce stridula. Ha scoperto che gridare dal basso delle piastrelle genera un lieve rimbombo, e ne approfitta beato.
Invece nel fine settimana si è divertito, c'erano le Zie a casa che se lo sono spupazzato selvaggiamente, e lui da bravo omino primitivo ha gradito, eccome se ha gradito.

Anche la mamma ha gradito.
Eli, Silvietta, ma quando ritornate?

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