venerdì 1 giugno 2007

Droghe nanesche

Il Nano gattona. Va pure velocissimo.

Adesso io stavo pensando una cosa: ma come mai un nanetto che sarà alto sì e no 75 cm, che ha la manualità di un macaco nonostante il pollice opponibile, non riesce ad infilare l'omino di legno nella sua macchinina ma riesce a sfilare l'USB della mia chiave in una frazione di secondo? Mistero.

Dicevo, il Nano è una scheggia. L'ho messo sul tappetino, esasperata dalle contorsioni lacrimose da dentro al box, e lui in una frazione di secondo ha:

  1. scassato tutte le letterine gommose staccabili (probabilmente cinesi. Ma perchè i cinesi le hanno fatte staccabili? Non hanno nulla di didattico, vanno in giro per casa e poi non si trovano più) e le ha morsicate a sangue
  2. battuto alcune notevoli testate contro le gambette del divano, due pesantissime poltrone ed i micidiali tavolinetti Kakkio dell'Ikea, ma è sembrato non dar troppo peso alla cosa. Eppure se è nel lettino e la sua testa sfiora anche solo per errore una sbarra, piange. Mah.
  3. Addentato con gran soddisfazione un mio lurido sandalo samaritano, una di quelle ciofeche tedesche che dopo la stagione estiva diventano un agglomerato di schifezze brulicanti di bacilli. I miei dopo l'estate scorsa puzzavano di una serie di cose strane. Io giuro che ci sento odore di sigaretta e di fritto.
  4. spento il computer con un'abile ditata, mentre ero lì che salvavo dei documenti top secret ed importantissimi. Poi ha alzato il visino, ha fatto una risatina satanica ed è rotolato sotto il divano, dove ha raccolto alcuni peli di gatto ed un po' di laniccio, ed è stato tragico ritirarlo fuori.
Io credo che tutto questo accada perchè nei blocchi gommosi c'è qualcosa.
Al Piccino hanno regalato delle costruzioni a misura di mano nana, dei cosi a forma di cubo di un materiale gommoso anti-trauma cranico che profuma. O almeno dovrebbe profumare. In realtà emana un odore di fiore puzzoso. Non so definire bene l'odore di questi giocattoli, ma sembra qualcosa di molto sintetico: lo shampoo di Barbie della mia infanzia aveva più o meno la stessa fragranza.
Il Nano tuffa la faccia nel cumulo di giocattoli, e ne riemerge con la verve di un cocainomane, ulula, usa uno dei blocchi gommosi come bicchiere, lo lancia e parte urlando alla volta del videoregistratore, tenta di scassinare Uddevakka (mobiletto porta-tv Ikea) per arrivare alla Playstation -io interiormente tifo per lui, odio quel troiaio nero che trasforma un abile conversatore come il Lupino in un primate che si esprime a "mpfgr", che secondo me è molto peggio dei monosillabi- schiaccia alcuni tasti e infine sono costretta a fermare i suoi intenti guerreschi e a prenderlo in braccio. Lui si divincola, rinfila la faccia in mezzo ai blocchi gommosi, e riparte all'attacco ancora più veloce; si lancia dentro al mobile dei cd, apre gli sportellini e comincia a cacciar fuori tutto quello che c'è sul ripiano in basso.
Mia madre, Nonna Ansia, arriva a metà di tutto questo macello, e mentre i cubetti gommosi sibilano a pochi centimetri da lei, sentenzia:
"Questo bambino è un po' agitato. "
Un po'? Un po'??
Sembra di assistere ad una proiezione accelerata, come se qualcuno tenesse schiacciato il tasto fast forward sul telecomando che regola il Nano. Forse mi ci sono seduta sopra e non me ne sono accorta? Mah.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tutto. Ma lo sono letto tutto.
Amo il tuo Nano. :)
Today's pic: http://www.fotolog.com/elkstar/17812243