mercoledì 12 marzo 2008

Cartoni

Stamattina, mentre facevamo colazione col consueto toast sbruciacchiato, noi Lupini abbiamo fatto una terribile scoperta, che ci segnerà per il resto dei nostri giorni.
Al posto del meraviglioso cartone animato di Piggley Winks, abbiamo trovato una vecchia conoscenza in nuova veste grafica. Ricordate il dolce Remi, bambino francese sfigato, le cui avventure strappalacrime ci hanno fatto stare male per l'intera infanzia, pervadendo le nostre piccole esistenze di un senso di angoscia metafisica che non ci ha lasciato più?
Ebbene, è tornato. E con lui, un'amara verità: Remi, oltre ad essere un bambino a cui capitavano le peggiori disgrazie, doveva pure nascondere un terribile segreto: Remi, in realtà, era una femmina. Io non so Hector Malot cosa ne possa pensare, di questa faccenda.
So solo che se siamo usciti incolumi (o quasi) da questo cartone mattone negli anni 80, non sono sicura che riusciremo a fare altrettanto oggi.

I cartoni di adesso sono demenziali. Quelli di prima, pure.
A volte ripenso a Goldrake.
Goldrake è un esempio di cartone animato scemo. Riguardandolo con gli occhi di un adulto, però, ci si accorge che comunque un minimo di storia sotto tutte queste vicende c'era eccome. Solo che i nostri cervellini di infante non erano in grado di coglierne le sfumature.
Io, ad esempio, guardavo con attenzione solo le battaglie tra i robot.
E mi sono sempre chiesta due cose: la prima è come mai un robot che ha un'arma invincibile come le lame rotanti o i magli perforanti debba prima usare tutte quelle che non fanno nulla se non qualche graffio, e quella tosta soltanto alla fine. Ma non potrebbero usare da subito quella invincibile e ciao?
La seconda è come mai non fanno mai cose normali come fare merenda, mangiare qualcosa di diverso da minestroni marroni contenenti pezzi di non si sa bene cosa, oppure fare la pipì.
Possibile che a Heidi e Peter, che se ne stavano tutto il giorno al pascolo, non scappasse mai la cacca? Per me era una cosa estremamente strana. Io la cacca la facevo una volta al giorno, anche due. Per non parlare della pipì: fin da piccola ce l'ho sempre in agguato, la faccio di continuo. E poi ancora, ma come faceva Heidi a dormire in una soffitta non coibentata in quel gelido villaggio sulle Alpi svizzere? Qualcuno avrà notato che la piccola orfanella dormiva su un covone di fieno coperto da un lenzuolino misero, con una camicina da notte sbracciata e soprattutto SENZA UNO STRACCIO DI VETRO ALLA FINESTRA?
Capisco che sia romantica, la soffitta con la finestrina tonda e tutto il resto, ma vi pare normale che il Nonno se ne stia tranquillo a dormire di sotto, col camino acceso, e questa povera disgraziata sia perennemente sottoposta ai capricci del meteo? E come mai si svegliava sempre di buon umore, fresca e riposata?
Io, al posto suo, avrei avuto come minimo i reumatismi ed una perenne infiammazione al nervo sciatico. Anche un po' di giramento di coglioni tanto per gradire.
Per non parlare gli insetti annidati nel covone di fieno su cui dormiva. Come minimo avrà avuto i pidocchi e la scabbia, 'sta disgraziata. E invece nulla, lei continuava a svegliarsi con la pelle soffice e senza manco una febbretta, tutta pervasa di buonumore e allegria, impaziente di correre nei prati assieme alle caprette. Che poi, a dirlo tra noi, a me le capre non hanno mai fatto ciao. Al limite una bella cornata, ma ciao proprio no. Anzi, al mio babbo hanno persino sfondato saltandoci sopra la capote dell'unica macchina strafiga che abbia mai avuto, una BMW color cacca decappottabile. Insomma, dai, son carine e son simpatiche, però ciao non lo fanno.

E Goldrake, allora?
Ce l'avrà avuta, una mamma, Goldrake?
E cosa gli avrà urlato dalla finestra, quando lui se ne stava in cortile a giocare con gli amici? "Goldrake, rientra subito, che è pronto! Stasera ci sono i chili di cibernetica e l'insalata di matematica!" oppure "quante volte te lo devo dire che non devi andare a giocare su Marte, che è pericoloso! Ci sono i mostri lanciati da Vega!" "Su rientra, che è umido e ti si arrugginiscono le lame rotanti."
Insomma, dai, non regge. Ma chi vogliono prendere in giro?
E poi, a proposito di Remi. I miei genitori, con un'abile mossa subliminale, hanno sempre cercato di rendermi riconoscente nei confronti del loro attento operato educativo genitoriale, regalandomi dei libri ad hoc. David Copperfield, Senza famiglia, Incompreso, la piccola Fadette, sono stati i capisaldi della mia educazione. Il messaggio subliminale nascosto in questi terrificanti mattoni della letteratura infantile è il seguente: vedi come siamo stati bravi noi genitori Lupini? Non ti abbiamo neanche abbandonata mezza nuda in una cesta davanti al sagrato di una chiesa in pieno inverno. Ed in effetti, non mi hanno abbandonata. Qualche volta si sono dimenticati di venirmi a prendere a lezione di pianoforte, o a ginnastica, ma abbandonata in canottiera al mio destino proprio mai. A parte una volta che mia madre mi ha chiuso in mutande sul balcone in febbraio perchè l'avevo fatta un po' arrabbiare, ma posso tranquillamente affermare che durante tutta la mia esuberante adolescenza questa cosa l'ha pagata e con i debiti interessi.
Penso che uno di questi giorni dovrei fare un giro in cantina e cercare i miei vecchi libri...
Se hanno funzionato come apologia dei miei genitori, potrebbero andar bene anche per il Nano.

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Io non ho mai capito come un robottone come voltron,goldrake,daitarn e company,che di fatto altri non è che un involucro comandato dall'interno da 3 maschi e una femmina ,avesse espressioni di dolore o robbia.Facci caso...quando il cattivo di turno prende a smazzulare di brutto ecco che vedi il tuo eroe contorcersi dal dolore e stringere i denti dal nervoso.com'è possibile?sono 20 anni che me lo chiedo...
...altra cosa che mi sono sempre chiesta è come si riproduccessero i puffi...mistero...

Anonimo ha detto...

si ma peline dove la mettiamo ?!

Gonza ha detto...

Mi sono sempre chiesta come la tenera Adelaide potesse sopravvivere ai miasmi formaggiosi. Da che ricordo il nonno non faceva altro che intagliare il legno e girare una broda casearia CALDA alla capra. Puzzaaaaa.
E a Francoforte la meschina metteva da parte nell'armadio i panini al latte per la nonna di Peter...la poveretta si sarà rotta tutti i denti una volta ricevuti sti sassetti del paleozoico!

Anonimo ha detto...

anche io mi son chiesta come facesse Heidi a non morire di freddo dormendo nella soffitta, e pure come il covone di fieno che le faceva da letto non si disfasse tutto quando ci si metteva sopra!
Misteri!!
comunque la più sfigata di tutte secondo me era Charlotte, quella col ranch in canadà dove viveva sola col papà che poi muore e la mamma ricompare ma perde la memoria o roba del genere
Ma davvero remy era femmina?

Anonimo ha detto...

Tanto per cominciare può essere che i tuoi genitori ti volessero lanciare il messaggio esattamente opposto: guarda che culo che hai avuto, sei stata abbandonata e noi ti abbiamo adottato. Per quanto riguarda Heidi, ti chiedi come facesse una cui "sorridevano i monti e le caprette facevano ciao" a non sentire il freddo?!?! Fumava!!!
Gli altri cartoni li conosco poco perchè quando li hanno scoperti ero già grande, ma presumo che se usassero subito "la soluzione finale" invece di durare per anni finiribbero dopo la prima puntata. Cosa di cui io sarei felice.

Anonimo ha detto...

Ma davvero hanno tolto Piggley? Non c'è rispetto per le cose serie, in tivvù. Però devo confessarti una cosa: io di Remì ero innamorata cotta. E anche di Actarus. Di Peter no, era proprio troppo bamboccio!

Lupina ha detto...

Oddio, è vero! Il Nonno malefico faceva il formaggio tutto il giorno. Povera piccola Heidi.
Comunque, per dovere di cronaca, sono da citare anche tutti gli altri cartoni animati con bambini sfigati come protagonisti.
Péline era straziante, concordo. E poi, dai, con sto cazzo di nome...
Suvvia, aiutatemi a ricordare i cartoni sfigati!

Anonimo ha detto...

io ho versato fiumi di lacrime anche con anna dai capelli rossi e quello del libro cuore

Lupina ha detto...

Dai, Anna dai capelli rossi nooo! Lei era una squinternata simpatica, non era tanto sfigata, dai.

Anonimo ha detto...

Lupì, non ti stupire dell'incredibile resistenza alla pipì di Heidi, io per esempio ho la stessa capacità di non andare in bagno per ore ed ore ahahahah!

Lupina ha detto...

Allodola, ma noi lo sappiamo che tu sei la Donna Bionica riveduta e corretta!

Anonimo ha detto...

A proposito di cartoni sfigati, ci vogliamo dimenticare dell'Ape Magà, di Là sui monti con Annette o di Lovely Sara??? Poi ci credo che da adolescenti tendevamo al dark... :-)

Anonimo ha detto...

Goldrake noi non ce l'avevamo (Franco non permetteva) ma avevamo Heidi. A me faceva impazzire che il nonno tagliava il pane in continuazione ma quella pagnotta restava sempre della stessa dimensione..

Anonimo ha detto...

Come si chiamava quella che voleva fare la ballerina o l'attrice che aveva il maestro di ballo trans che quando doveva recitare la parte della bambola le faceva mettere le stecche di bambù ai polsi che poi le sanguinavano?

zymilla ha detto...

^
non era il cartone di Maya? questa voleva fare l'attrice e aveva un'insegnante iper cattiva che la maltrattava per farla entrare meglio nella parte (e alla fine deve interpretare anche la bambola!)
mi pare fosse "il grande sogno di Maya" o una cosa simile...

Anonimo ha detto...

Si si...mi pare fosse proprio Maya..

Jes

thecatisonthetable ha detto...

Beh, e Peline che volava via in sella all'asino?! O Mimì che giocava a pallavolo con le catene intorno ai polsi e il pallone quand'era in aria diventava un pallone da rugby?! E Holly e Benji con il campo da calcio lungo 14 km?! E l'ApeMaia, che dissertava di filosofia?! Cmq Heidi è la mia preferita. Da sempre.

Lupina ha detto...

Ma quegli alieni tristissimi con tre dita li ricordo solo io? Li schifavano tutti, poveretti. Si chiamavano Bem, Bero e Bera ed erano bruttissimi. Certe volte li sogno ancora...

Anonimo ha detto...

Che ridere! Anche io pensavo sempre: "com'è che ad Heidi, Candy, Remi, l'ape Maia, Charlotte, Peline, Mimy Ayuara, non scappasse mai nè la pipì, né la cacca?".
Valentina