lunedì 31 marzo 2008

Esperimenti lupini. Tragedia in cucina.

Stamattina è una di quelle mattine in cui devo fare milioni di cose.
L'ordine del giorno è gustoso e bello ripieno, e lo riporto qua di seguito:

  1. Mettere in ordine il casino post-domenicale
  2. Cambiare tutte le lenzuola
  3. Fare una caterva di lavatrici
  4. Farmi la doccia e stirarmi i capelli
  5. Depilare la cotenna
  6. Stirare una montagna di panni molto estesa sia sul piano verticale che orizzontale
  7. Preparare le minestrine al Nano
  8. Andare dalla Dottoressa Cattiva, che mi attende per le 11.15
  9. Pulire a fondo il cesso
  10. Pulire a fondo la cucina.
Peccato che mi sia venuto in mente di provare un esperimento alimentare.

Il mio adorato Gig compirà gli anni il 27 aprile, ma siccome a me piace farmi trovare preparata, ho deciso che lo stupirò con una torta dagli effetti speciali davvero notevoli. E per raggiungere un certo risultato, occorre innanzitutto fare le prove.
Ho trovato su internet una ricettina per preparare una pasta modellabile a base di marshmallows, che promette una certa velocità di esecuzione e soprattutto soddisfazioni non indifferenti. E siccome non occorre altro che marshmallows e zucchero a velo, e guardacaso la dispensa ne è provvista in abbondanza, mi sono messa lì a sperimentare, col Nano che mi gironzolava intorno.
L'esecuzione è semplice: si sciolgono i marshmallows in un pentolino a bagnomaria, si aggiunge dello zucchero a velo in quantità variabile, si versa sulla spianatoia e si impasta come la pasta del pane. Semplice, no?
Innanzitutto, il marshmallow sciolto ha la stessa consistenza e temperatura della lava pahoehoe, e la stessa devastante capacità di fuga. Infatti, non disponendo di adeguata spianatoia (che è uno di quegli oggetti che mi riprometto sempre di comprare, e poi non compro mai), ho versato questo composto direttamente sul piano di lavoro. Piccolo consiglio: non fatelo. Non vi venga neanche in mente.
Mi sono ustionata una mano, e adesso ho anche mezza cucina appiccicosa. Per non parlare delle fughe tra le piastrelle, da cui il malefico composto non verrà mai più via, e ben mi sta. Anzi, son quasi contenta che stia lì per i prossimi dieci anni, che mi serva da monito per gli scellerati esperimenti futuri.
Mentre ero lì che impastavo, con le mani completamente ricoperte di blob verdastro, il Nano se ne approfittava allegramente tirando giù tutta la dispensa. Ha infierito con particolare cattiveria sui biscotti Granturchese del Gig, rovesciandoli per terra e camminandoci pazientemente sopra con gli stivali di gomma (attualmente a casa Lupina non si usano più le ciabatte da Nano, ma sono state sostituite da un meraviglioso paio di stivali da pioggia decorati con fantasia di animaletti, nei quali i piedi naneschi sguazzano nudi). Così, oltre ad avere il piano incrostato di zucchero gommoso che non verrà via neanche se chiamiamo Ratzinger in persona a benedirlo, adesso ci sono briciole di Granturchese dappertutto.
Alla fine sono riuscita a domare la maledetta pasta filante e a ridurla in schiavitù, ma sempre troppo tardi: il Nano nel frattempo era stato posseduto dal demone di Aldo il Ribaldo, e con le mani luride di poltiglia appiccicosa di biscotto e acqua (questo Nano ha la capacità di scovare le ciotoline dei gatti con l'abilità di un rabdomante), aveva preso in ostaggio il mouse del computer e ricoperto completamente della suddetta poltiglia.
Non pago di ciò, si è pulito alle tende del soggiorno ed ha sparso morte e disperazione tra i pupazzi. E tutto ciò mentre io gli correvo dietro con le mani alzate ed i palmi verso la faccia, come si vede fare ai chirurghi in Dr. House, gridandogli dietro delle poco convincenti minacce.
Finalmente sono arrivati gli Adorati Nonnini a porre fine allo scempio, lui si è trasformato in Camillo il Tranquillo e si è fatto docilmente vestire e trasportare altrove.
Ora devo sconfiggere l'arco temporale riuscendo a fare tutte le cose descritte precedentemente, con modifica dell'ultimo punto:

10. Disinfestare la cucina dall'appiccicume.

Nel delirio generale, uno schizzo di lava deve aver colpito il gatto Federico, che adesso è qua che si lava con una certa accuratezza. In quelle pupille verticali leggo chiaramente l'intenzione di farmela pagare.
Ma che ci faccio ancora qua a scrivere, maremmaciuca?

11 commenti:

VeroniqueCreazioni ha detto...

Ahah,mi hai fatto morire!
Io ho fatto la copertura con i mmf qualche mese fa,ti consiglio di mettere una base di zucchero a velo sulla spianatoia (o direttamente sul piano lavoro,come faccio io) prima di versarci la lava :D

Anonimo ha detto...

E' meglio non copiare MAI le ricette della Laura Ravaioli!

Anonimo ha detto...

ghghgh....lavorare il marshmallow equivale ad un suicidio...comunque viene via subito, con l'acqua calda si scioglie!

Anonimo ha detto...

ma che cosa orribile dev'essere una torta del genere!
:-P

Pasi79 ha detto...

mi è venuto un attacco iperglicemico al solo leggere della massa lavica di marshmellows w zucchero..... meno male che ho il diabete e non proverò MAI a fare una cosa del genere.

Sole ha detto...

Allora, com'e' andata dalla dottoressa Cattiva?

Anonimo ha detto...

Mi hai fatto spanciare dal ridere, sei veramente forte!!!
perché non provare a fare un altro tipo di dolce scusa?

Anonimo ha detto...

depilare la cotenna mi ha fatto impazzire!!!!

Anonimo ha detto...

depilare la cotenna mi ha fatto impazzire!!!!

thecatisonthetable ha detto...

Posso chiedere cosa ci fai con tutti quei Marshmellows in casa?! Però sì... ho paura della risposta...

Anonimo ha detto...

Solo a pensarci mi viene il vomito.
Datemi un panino di salame, SUBITO!
E poi tu che ne sai della lava pahoehoe?