lunedì 21 gennaio 2008

Fatto!


Ecco. Cosa posso dire? A parte il disordine, a parte che ho sistemato solo 7 scaffali su 24, direi che l'effetto è meravgliosamente disturbante. Specie lo scaffale rosso, a luci abbassate scintilla nella penombra generando strani effetti ipnotici (infatti il Gig, porello, che staziona nel divano di fronte, già dorme).
Nella frenesia del disarma-pulisci-spolvera-raggruppa-rimetti a posto bene, son saltati fuori dei titoli inquietanti. Vorrei sapere innanzitutto chi cacchio ha comprato tutti questi manuali, specie quello sull'allevamento dello struzzo. Io non sono stata, figurarsi il Gig, che certe volte si sospetta che non sia neanche nato dalla pancia di una mamma ma sia una diretta emanazione dello smog torinese e con animali, allevamenti e campagna in generale ha la stessa confidenza che può avere una pecora con una moto da cross. Personalmente non ho niente contro gli struzzi, però mi inquietano con quei loro colli sgraziati e quei becchi affilati come rasoi, e mai mi sognerei di allevarli. Oltretutto, devono mollare delle beccate micidiali, e personalmente preferisco le tradizionali galline. Anche se devo dire che annunciare agli ospiti "E adesso vi mostro il pollaio", e poi veder spuntare fuori dalla stia questi poderosi animaloni deve fare un certo effetto.
E' sbucato fuori anche un manuale sui filtri d'amore, uno sulla stregoneria, un librone fotografico sul barocco nelle missioni Guaranì del Paraguay, un manuale sul gioco del tennis, e poi innumerevoli testi più o meno seri sull'omeopatia e sull'alimentazione. Giuro di non ricordare assolutamente di averli comprati.
Ci sono anche alcune opere pregevoli su come tenere in ordine una casa e organizzare al meglio gli armadi, un paio di Galatei di Donna Letizia, un libro di Barbara Cartland che devo assolutamente leggere al più presto per rendermi conto di cosa si tratta, il trattato sulla puericultura di Spock in edizione 1974 (così potrò rendermi conto dove mia madre abbia sbagliato), ed una caterva di vocabolari. Non li ho contati, ma ce ne sono per tutti i gusti: due di latino, due di greco, tre di francese, due di inglese, uno di russo, due di spagnolo, tre di tedesco, un monolingue francese, un dizionario enciclopedico in tedesco, uno di verbi russi, uno di greco moderno, uno di paradigmi latini.
Roba da pazzi. Non riesco a credere che ci siamo trascinati dietro tutta questa roba per ben 4 traslochi.
Adesso muoio dalla voglia di catalogarli. Domenica lo faccio.
Ma solo se piove.

10 commenti:

My ha detto...

io sono schifosamente colpita da quanti libri rossi ci siano.
Perchè non fai anche una statistica e ne produci un bel grafico a torta con le percentuali per colore?

Anonimo ha detto...

però un po' ti droghi, vero?

Ilaria Eugeal Tomasini ha detto...

Per catalogarli ti consiglio anobii.com :D

Anonimo ha detto...

sissì, anche tu su anobii dai, così puoi anche etichettarli per colore.
Comunque sei pazza. Quasi quasi, quando e se mai avrò una libreria...
E poi avresti dovuto dire: "E adesso vi mostro lo struzzaio".

Anonimo ha detto...

... mi sa che siamo pazze in due :P Anch'io sistemo i libri in base al colore della copertina ... in casa mia ci sono tanti di quei libri (di ogni genere) che non so più dove metterli ... ed anche a me è passata per la testa la (malsana) idea di catalogarli ... prendo spunto e faccio un salto su anobii ;)

Lupina ha detto...

Anobii? Ma naturalmente CELO!

Anonimo ha detto...

adoro le sfumature di rosso arancio e rosa...
ah,se sei interessata ad un manuale sulla geomanzia non hai che da chiedere.

Anonimo ha detto...

è del tutto evidente che i libri sono stati acquistati per il colore e non per il contenuto. Ecco svelata la presenza di inquietanti manuali sull'allevamento degli struzzi. Io al posto tuo prenderei in esame l'opportunità, però; considera che è una carne magra e con un basso contenuto di colesterolo.
Unodicinque

Anonimo ha detto...

sei pazza! ma ti voglio bene! ;)

Anonimo ha detto...

Ma lo sai che mi piace? Ma lo sai che forse ti copio l'idea? Però lo faccio solo con quelli del salotto. Quelli schedati e riposti per sempre negli scatoloni li lascio dove sono, altrimenti mi tocca soppalcare.