giovedì 22 maggio 2008

Prenotazioni

Proprio adesso che lascio il lavoro, sono diventata di una professionalità scandalosa.
Parlo tedesco, rispondo al telefono, mi ricordo tutti i prezzi a memoria e non degno i listini di una minima occhiata, cosa che le mie quasi ex-colleghe non possono esimersi dal fare, e che provoca una certa invidia. Oltretutto, la divisa mi entra bene e mi si chiude il bottone della gonna, e alle volte riesco persino ad essere così in tono con la struttura da mimetizzarmi perfettamente con l'ambiente. Stamattina, ad esempio, somigliavo in maniera così impressionante ad una risma di carta che per un attimo ho temuto che mi infilassero nella fotocopiatrice e mi usassero per stampare i menu. Se non fosse per le tette che non passano dai feltrini del fotocopiatore, sarei già impilata in qualche angolo, in attesa di accogliere le scelte alimentari della nostra clientela.
Sono un talento sprecato. Sarò una pessima impiegata pseudo-comunale.
Insomma, mi lodo e mi imbrodo.
L'unica cosa che non mi riesce bene è la serietà. Quando mi viene la ridarola, son cazzi amari. Stamattina non ricordo per quale motivo, ma ho dovuto chiamare il bagnino. Il bagnino è un ragazzo adorabile, macilento come un deportato e con una quantità di peli addosso seconda soltanto a quella di un orango di grandi dimensioni. Il bagnino si chiama Lele, ma io lo chiamo Ecce Homo. Anche perchè non ci azzecco mai: Mi puoi chiamare un attimo Gabriele, per favore? Chi? Il bagnino. Ma non si chiama Gabriele! Allora chiamami Raffaele. Ma non si chiama Raffaele! Daniele? Samuele? Emanuele? Insomma, io ci provo ma la mia mente si rifiuta, e non riesco mai ad azzeccare il -ele giusto.
Io adoro questo ragazzo che ascolta Frank Zappa con l'Ipod mentre zappa. Peccato che non ascolti un Jack Rastrella mentre rastrella, sarebbe stato fantastico, ma un musicista con quel nome lì purtroppo non c'è. E' un vero peccato.
Insomma, Lele mi ha detto qualcosa che non ricordo, ma mi ha fatto ridere.
E mi si è innescato il meccanismo assassino. Ho riso per le peggiori scemenze per quasi tutta la mattinata, e sebbene tutti mi odino in quanto morsi la mano che generosamente mi nutriva abbandonando l'azienda nel momento del bisogno, mi son sganasciata da sola come una scema.
Col mascara che colava lungo e lento per le guance, mi sono calmata un attimo pensando a cose bruttissime. Mi sono concentrata sulla maionese che impazzisce e sui conati di vomito, e mi è passato il buonumore.
Fino a che...

"Pronto, salve. Vorrei fare una prenotazione per una doppia per il prossimo finesettimana."
"Prego, a che nome?"
"Scakkabarozzo."

Mi è toccato mettere in attesa per evitare di ridere in faccia al signor Scakkabarozzo. Porcamiseria, mi ero appena calmata.
Però non si fa così, eh.

8 commenti:

PIKU ha detto...

MA NO DAI LUPI TI PREGO, DIMMI CHE NON FA DAVVERO COSI' DI COGNOME...E QUANDO ARRIVA E LO VEDI IN FACCIA CHE FAI???
:) piku

Anonimo ha detto...

Scaccabarozzi, Scaricabarozzi sono cognomi tipici lombardi.....

stellina ha detto...

Lupi se unica!!
Certo che anche loro...te le presentano su un piatto d'argento!

Anonimo ha detto...

ha ha ha ha ha ha io amo questo blog, io amo questo blog, io AMO QUESTO BLOG!

aidi ha detto...

scaccabarozzi..ma dai..è tremendo!è sempre bello leggerti. grazie!

Anonimo ha detto...

ma nooooo....:D:D

Anonimo ha detto...

mi fai morire, Lupi'!!!
lunetta

Anonimo ha detto...

...please where can I buy a unicorn?