venerdì 23 novembre 2007

Incontri paranormali di tre paranoiche

Oggi pomeriggio ho avuto la bella pensata di andare con mia madre e mia sorella in un luogo proibito di perdizione: la cesteria. La cesteria è la dannazione del mio conto corrente. Essa contiene le sette meraviglie del mondo o forse più: mobili shabby chic, cesti, fiori finti e secchi, decorazioni natalizie, cesti, vasi e vasini, mobiletti, regalucci e cose carine in genere. Anche cose piuttosto trash. Io in genere spendo l'impossibile, ma mia madre in questo rimane insuperata.
Comunque, non è della devastazione del mio conto in banca che volevo parlare.
Per arrivare a questo luogo di delirio decorativo si percorre una strada provinciale piena di camion in transito, oppure si può prendere una scorciatoia che è come un nastro d'argento in mezzo ad un panorama di colline mozzafiato, sempre deserta (a parte qualche tedesco in vena di foto). Mentre viaggiavamo discutendo (perchè in auto con mia madre è impossibile sfuggire al torrente ipercritico, che in genere sfocia in dibattito acceso con espressioni colorite del tipo stai zitta, che non capisci nulla o chetati cretina), abbiamo visto una macchina blu ferma sul ciglio della strada.
Mentre il coro dei matilevidicostì o brodo si levava solenne dall'abitacolo della Kangoo, abbiamo notato un signore di una certa età che camminava a pochi metri dalla macchina. E guardava dalla nostra parte.
Ha accennato un saluto ed un sorriso, e sia io che mia madre e mia sorella siamo improvvisamente rimaste di ghiaccio: era lo zio Vannuccio. Pure la macchina, una Ford Fiesta blu vecchio modello, era la stessa. Pure lo stesso modo di camminare, e di sorridere. Non siamo riuscite a fermarci, perchè la strada in quel punto era troppo stretta e noi andavamo di fretta. E poi mettiamoci pure un po' di sano esprit de l'escalier, via.
Insomma, sembrava proprio lui. Aveva solo la pelle molto pallida ed un po' di barba lunga, ma quella faccia ironica, quella postura così chiaramente fissa nella mia memoria erano le stesse.
Ma cosa ci faceva lì? E perchè se ne stava a guardare le colline a perdita d'occhio?
Sarei davvero curiosa di saperlo.

Ah, dimenticavo. Lo zio Vannuccio, con la sua faccia simpatica e un po' a presa di culo, è morto dieci anni fa.
Para-lupini? Aiuto. Io ho paura anche della famiglia Addams.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Una sera della vigilia di Natale di anni fa stavo andando alla mega-cena-festa della mega-allargata famiglia Marlowe. Avevo già un piede sulle scale quando squilla il telefono. Rispondo, e sento la voce della nonna Sandrina, la mia nonna del cuore morta diversi anni prima, che mi fa "proooonto?". Alcuni secondi e un infarto dopo, capisco che si tratta di zia Liliana, unica sua sorella ancora in "vita", che non chiama mai. Ho capito l'antifona e anche se ero in ritardo sono andata a mettermi la spilla preferita di Sandrina e l'ho portata con me alla festa: la nonna andava pazza per le mega-cene-feste...

Anonimo ha detto...

A volte ritornano. E altre volte no.
Leela