giovedì 11 ottobre 2007

Buonanotte Nanolino.

Dopo l'ennesima nottata alle prese con il Nano che ci riempie di sganassoni che manco Bud Spencer, mi sono svegliata alquanto acciaccata ed ho cercato conforto nel solito libercolo donatomi dall'amica ansiosa di turno: trattasi di "Come far dormire bene il tuo bambino". Se dobbiamo essere onesti ed in accordo con il tipo di consigli, il titolo giusto sarebbe stato "Come far dormire bene il tuo automa". L'autore, fior fior di professore americano, utilizza tutto lo spazio a disposizione donando a noi poveri genitori la sua sapienza, che si rivela essere una serie di 10 o forse 11 regole per far dormire bene chiunque, non solo i bambini. Peccato che siano del tutto ininfluenti nel sonno di un bimbo come il Nano.
Innanzitutto, le regole. A dormire sempre alla stessa ora (e qui mi trova pure d'accordo), con ciucci e oggetti transizionali vari. Il Nano ha scelto una Nike di suo padre: come la mettiamo, eh? Dottore, lo mettiamo a letto con un bel quarantacinque puzzolente di palestra?
Fare riposini quando il bambino dorme. Il Nano spesso si addormenta in macchina. Dottore, che faccio? Accosto in superstrada e mi appisolo?
Mangiate insieme al bambino. Per mangiare insieme si intende contemporaneamente, dottore? Già provato. Da neonato, rischiavo di ustionarlo con la minestra, adesso dovrei solo perfezionare la tecnica di imboccamento con la sinistra, riservando la destra al mio pasto. No, non fa per me. Decisamente.
Accettate ogni tipo di aiuto materiale. Su questo, concordo pienamente, io ho voluto strafare ed infatti è stato un mezzo disastro.
Ma la notte? Dottore, il problema del Nano, anzi, di noi adulti, è che lui vuol fare conversazione alle 4 del mattino, ed io a quell'ora son poco incline a discutere di massimi sistemi.
"(...) saltuariamente può essere salutare oltre che piacevole per il bambino passare la notte un casa dei nonni o di una persona verso la quale nutre fiducia. (...)". Certo. E con il risveglio e la richiesta di tetta come la mettiamo? Va bene che i miei abitano al piano di sotto e che le mie tette sono tutt'altro che toniche, ma dubito fortemente che riescano ad arrivare al piano di sotto via finestra della cucina. La persona verso la quale il Nano nutre fiducia è la mia cugina quattordicenne: non sarà un po' presto per mandarlo a dormire da lei? E come la mettiamo con la scuola?
L'unica cosa che mi conforta è la posizione del Dottore sul pianto infantile. I bimbi non vanno lasciati piangere, ed il fatto che debbano essere indipendenti non significa che debbano esserlo subito: perchè farlo in una volta sola, se si hanno a disposizione anni per insegnarglielo?
Però, Dottore mio caro, coi rituali ce la caviamo malino. Avere un giocattolo preferito, oppure giocattoli che devono essere messi nel letto insieme a lui, allo stesso modo e nello stesso ordine, ogni sera. Il Nano non ha giocattoli preferiti. A lui piacciono i coperchi delle pentole, i bicchierini di plastica dello yogurt, i coperchi dei barattoli e le maracas peruviane. Dottore, la prego, mi dica che mio figlio non è strano! Il 90% dei nani dell'età del mio pare apprezzare più o meno le stesse cose, non è vero? Bere qualcosa dalla solita tazza prima di mettersi al letto. E qui forse ho sbagliato qualcosa: al Nano non piace bere il succo di frutta, di liquido accetta solo acqua e tetta. Ma soprattutto tetta. Chiedere la stessa storia o canzone ogni sera. Qui la Mamma ha dato il meglio di se', componendo Buonanotte Vitellozzo, la Canzone Noiosa e la Ballata del Cencio in Terra, ma il Nano non gradisce i miei assoli di chitarra e mi ingoia un plettro ogni volta, quindi abbiamo deciso di tornare alle ninnenanne classiche. Dovrebbero far addormentare, giusto? No. Il Nano si risveglia dal torpore e balla come un forsennato nel lettino. Possedere una coperta o un oggetto preferito da abbracciare prima di andare a letto e da tenere con se' durante il sonno. Va bene, lasciando perdere la scarpa del padre, ci sarebbe un asciughino da cucina. Oppure il gatto Federico, ma mi pare poco incline a farsi strangolare dal Nano, e poi come la mettiamo coi graffi?
Insomma, abbiamo appurato che l'ennesimo librino sulla nanna non fa per noi. Ma siccome è pieno di bellissime immagini di pupi dormienti, ho deciso di darlo in pasto al Nano che lo farà a pezzi, sperando che almeno qualche immagine di bimbo beatamente addormentato gli si fissi in mente inducendolo a fare lo stesso.
Sono fasi, come dico sempre io. Passeranno.
Argh.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Tranquilla, tranquilla! Il mio di nano è come il tuo .... nessun oggetto transizionale (a parte coperchi, bicchieri di plastica, scatole, cucchiai e chi ne ha più ne metta) ... se mi metto a cantare anche la ninna nanna lui balla ... mi prende addirittura per mano perchè DEVE ballare insieme a me .... fa conversazione alle 3 di notte .... Una cosa sola di queste regola, per ora funziona ... andare a letto alla stessa ora ... almeno quello riusciamo a farlo ...
Io ormai sul discorso di come e dove deve dormire .... ho steso un velo .... come dici tu, sono fasi ... passeranno ..........

My ha detto...

pessimismo e fastidio :-(