lunedì 8 ottobre 2007

Congiunzione astrale davvero negativa

I pantaloni maledetti hanno colpito inesorabili, con tutto il potere del loro verdino maleficio. Peccato, perchè il verde è un colore che mi piace, ma con oggi si chiude il capitolo dei pantaricchioni. Domattina all'alba mi recherò in un cimitero di campagna e li sotterrerò sputandoci sopra, girerò intorno alla fossa tredici volte salmodiando e mi getterò il maleficio alle spalle.
E' stato proprio indossando questi maledetti pantaloni che il Nano si è fatto il primo bernoccolo serio della sua piccola vita di bambinetto deambulante.
Eravamo in casa dei miei, vicino ad uno scala che porta ad un mezzanino inutilizzato, quando il Nano è rimasto preda dei pantaloni maledetti, i quali si sono animati di vita propria e lo hanno fatto cadere di faccia sullo spigolo del gradino più stronzo di tutta la scala. Dopo una serie di scene isteriche mie e di mia madre, a batterci il petto ululando come due donne berbere brandendo pezzi di ghiaccio staccati dalla parete del freezer, il Nano ha preso un po' di tetta e si è addormentato, dimentico dello smacco e del dolore.
Sono una madre snaturata, faccio cadere mio figlio sugli spigoli. E pensare che in un impeto di sollecitudine materna oggi pomeriggio ho pure comprato e montato a tempo di record un cancelletto di protezione, per evitare che il Nano andasse a ravanare nella lettiera dei gatti. La cacca dei gatti ed i crocchi Almo non sono davvero niente, in confronto al piccolo Elephant Boy col suo bel bernoccolone in mezzo agli occhi.
Stupida Lupina! Maledetti pantaloni maledetti!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

nostra figlia quando era piccinissima è inciampata nel camper....visto lo spazio ridottissimo era inevitabile che battesse da qualche parte.....quando si è rialzata aveva un bozzo così grosso e gonfio e violastro che credevo sarebbe scoppiato da un momento all'altro.
niente in confronto a quell'altra volta che ha battuto nello spigolo del muro squarciandosi la fronte....
io ho lo svenimento facile ma ti dirò che dopo un po' di volte ci si fa l'abitudine e il panico rimane semplice spavento !
forza Nano...!!

mulan ha detto...

Ti capisco perfettamente. Noi con il figlio di mezzo eravamo al pronto soccorso così spesso che ormai tuti ci conoscevano per nome e, pensa, che era il pronto soccorso di una grande città.
Non ti nego che qualche volta ho avuto paura, da come ci guardavano, che lo affidassero ai "servizi sociali".
Poi crescono e continuano ad andare al pronto soccoorso magari la notte di Halloween, alle 4, , perché gli fa tanto male il pearcing che si é fatto sulla lingua. Ben gli sta!!!

Anonimo ha detto...

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