domenica 7 ottobre 2007

Pulizia etnica nello sgabuzzino degli orrori.

Spinti da un irrefrenabile voglia di pulizia, oggi abbiamo sventrato, ridipinto e rimpolpato lo stanzino dispensa, ingiustamente ridotto a stamberga dai Lupini distratti.
"Va bene, ma si comincia a sistemare le cose dopo le nove e mezzo, che io voglio dormire." dice il Gig. Ma la Lupina maligna alle sette e mezzo era già lì che spostava scaffali e trascinava sedie, nella speranza che il coniuge si svegliasse, anche di malumore, e si sentisse moralmente obbligato a dare una mano.
Sarà stata la mia mano delicata, o le meraviglie del cerume auricolare, ma il Gig è comunque riuscito a dormire fino ad un'ora a mio giudizio scandalosa. E' stato messo lo stesso al lavoro una volta in piedi, e gli è stato affidato il compito più increscioso: la cernita tra la roba scaduta e quella ancora buona, e la messa in evidenza di quella in procinto di scadere.
Abbiamo resumato diversi cadaveri, mentre io grattavo con foga le caccole di cemento dalle piastrelle del pavimento: antica pasta Barilla che ci siamo portati dietro da vari traslochi, ceci pleistocenici, scatolette di maiale preistorico, una quantità industriale di formati di pasta scompagnati ed incompatibili, ed una sorprendente quantità di lenticchie.
Ma chi mangia tutte queste lenticchie a casa Lupini? Nessuno. Non ricordo di aver mai cucinato lenticchie, nemmeno per le feste. Ma soprattutto, chi le compra? E perchè?
Per uno strano scherzo del destino, ben due confezioni di quelle secche scadranno il 31 dicembre prossimo. Sarò costretta a servirle quindi la notte di fine anno ai miei ospiti, ma la domanda sorge spontanea: il primo gennaio saranno ancora buone? Andranno mangiate prima di mezzanotte, oppure resisteranno almeno un paio d'ore? Dovrò quindi metter foga ai miei commensali , svelti mangiatele che domattina saranno scadute?
Che inquietudine.
Per il cenone di Capodanno abbiamo già deciso di servire del paté, che scadrà intorno al 10 gennaio. Ne abbiamo un assortimento da veri gourmet, ce l'ha spedito un'amica dal Belgio pensando di farci cosa gradita. Poverina, non sapeva dei nostri gusti terra-terra. Una volta ho provato a mangiarne una scatoletta coi crackers, ma all'epoca ero incinta e mangiavo di tutto. Ho rimosso quasi del tutto l'esperienza.

"Lupi, tu sai il francese, vero?" mi chiede il Gig, da dietro gli occhiali appannati. "Cosa vuol dire marbré de fois gras mi-cuit à la compoteé de pruneaux et à l'Armagnac?"
"Vuol dire troiaio immangiabile. Buttalo via."


1 commento:

Anonimo ha detto...

anche noi pulluliamo di lenticchie.
il problema (erm...uno dei problemi) è che non so se vanno ammollate o no.
billo